Vietri sul mare, le ragioni del no al mega parcheggio nella scuola Media Pinto
Vietri sul mare, Costiera amalfitana . Il progetto è da realizzarsi in modalità “finanza di progetto” (project financing).[1] In parole povere, il rischio d’impresa è tutto a carico dell’ente pubblico (il Comune), mentre i profitti sono tutti del privato incaricato di realizzare i lavori del parcheggio, per poi averne l’affidamento per vent’anni e più.
[1] Il “project financing” (o “finanza di progetto” è un’operazione di finanziamento a lungo termine, che consiste nell’utilizzo di una società neo costituita (cosiddetta Spc, Special purpose company) la quale serve a mantenere separati gli “assets” (gli attivi di bilancio) del progetto da quello dei soggetti proponenti l’iniziativa d’investimento (i cosiddetti “promotori”).
In lingua inglese l’espressione completa è “non-recourse project financing”, finanziamento di un progetto senza rivalsa sul patrimonio (del prenditore di fondi).
E questo è già un primo motivo per dire no ad un progetto che in definitiva punta a calare dall’alto un progetto prefabbricato altrove – probabilmente pensato per altre realtà urbane – in un’area verde di inestimabile valore storico-archeologico-
Ma chiamarla “mobilità sostenibile” sarebbe un’ovvia oscenità linguistica. L’oscenità ambientale consiste invece nell’ennesimo “consumo di suolo”. In un territorio, già fragilissimo dal punto di vista idrogeologico, gettare nuove colate di asfalto, cemento e ferraglia, sarebbe una pazzia.
Si ricordano a questo proposito i ripetuti moniti delle molteplici conferenze mondiali sul clima a fermare il consumo di suolo, per non aggravare il già cataclismatico fenomento del “cambiamento climatico”. La catastrofe climatica globale è dietro l’angolo e noi piccoli terrestri continuiamo imperterriti nei nostri miseri affarucci. Sembra quasi che non vediamo l’ora che il mare ci sommerga a causa del rapido scioglimento dei ghiacci polari. La catastrofe è in corso e dobbiamo fare qualcosa per fermarla, per la salvaguardia delle future generazioni. La Terra non è nostra, ci è solo stata data in prestito.
In via secondaria, a memoria d’uomo, costruire sempre nuovi parcheggi non risolve le problematiche della mobilità locale, casomai le aggrava, dal momento che le aree di parcheggio attraggono sempre nuovi flussi di traffico veicolare, con conseguente innalzamento dell’inquinamento atmosferico.
A Vietri si muore già per inquinamento atmosferico da traffico veicolare e attività industriali legate alla produzione della ceramica e alle attività turistico-commerciali. Non vogliamo più soffocare nei miasmi dei continui blocchi del traffico che si ripetono immancabilmente lungo le arterie locali da Pasqua a Natale.
Il paradosso ultimo è che questo parcheggio verrebbe costruito a ridosso di una “scuola media”, cosicché la nostra migliore gioventù sarebbe condannata fin da subito ad ammalarsi di patologie connesse all’inquinamento ambientale, che notoriamente non hanno alcun colpevole. La firma dell’assassino è sempre anonima di solito. Orbene questa volta l’assassino dei nostri giovani avrebbe dei precisi nomi e cognomi, i responsabili di quest’ennesimo assalto al patrimonio ambientale della Costiera amalfitana. I nostri avi avrebbero gridato: “Sono sbarcati li Saraceni alla marina!”, “Mamma li Turchi!”.
Vediamo adesso, per grandi linee, quali altre contraddizioni e contrindicazioni abbiamo riscontrato in questo progetto integrato di parcheggi, uno dei quali multipiano e l’altro all’uscita dell’autostrada A3.
Vi rinviamo alla lettura del documento “osservazioni” qui allegato per approfondire i vari punti sotto il profilo legale, giuridico-amministrativo, questo perché sono troppi gli aspetti di questo progetto che non quadrano affatto. Non è possibile che i nostri amministratori insistano da oltre un decennio nel portare avanti un progetto che non ha la minima possibilità di riuscita pratica. Non c’è proprio niente che deponga a favore di questo progetto, riproposto ad ogni pie’ sospinto – con una protervia che ha dell’incredibile – da parte delle ultime due ammnistrazioni come se da questo piano parcheggi derivasse la soluzione definitiva alla “fame di parcheggi” che divora gli abitanti di Vietri. Quantunque questo parcheggio venisse costruito, i vietresi non ne ricaverebbero alcun vantaggio lo stesso. Infatti, come si evince chiaramente dalla documentazione allegata al progetto, il costruttore del multipiano riserva per sé un piano intero dell’opera, mentre, per i posti restanti, “Vietri Parking”, con contratto stipulato con l’amministrazione, si riserva la facoltà di aumentare il ticket per il parcheggio ogni tre anni. (vedi punto 8)
A Vietri avevamo un grande architetto-urbanista, invidiato da altri primi cittadini, che aveva già sentenziato l’irrealizzabilità di questo progetto, ma non l’hanno voluto ascoltare. In un recente incontro pubblico al Comune di Vietri per commemorare il “compagno” Ovidio Gagliardo – questo il nome dell’urbanista – ci si è riempita la bocca con i soliti spiritosi anneddoti sull’eccentricità del personaggio, mettendo tra parentesi la sua scomoda eredità di visionario, utopista e ambientalista. Costruire questo parcheggio significherebbe fare un ennesimo sfregio alla sua memoria.
Ecco in estrema sintesi i motivi per cui ben tre comitati civici vietresi si oppongono a tale progetto:
- L’attuale amministrazione – sempre nell’ottica di una distorta visione dello sviluppo economico, urbanistico, “turistico” del comprensorio vietrese (“crescita economica” e “sviluppo turistico” sono diventate le parole magiche di tutti i politici nostrani), insiste nel dar corso alla realizzazione di un mastodontico sistema di parcheggi multipiano in aree notoriamente classificate ad alto rischio-idrogeologico, infliggendo una nuova ferita al territorio e al paesaggio con un parcheggio a ridosso della scuola media “V. Pinto”, in fondo al vallone del fiume Bonea, ed un altro previsto all’uscita dello svincolo autostradale A3.
- Il Vallone del fiume Bonea è oltretutto un’area di macchia mediterranea soggetta a vincoli ambientali insormontabili essendo parte integrante di un territorio – la Costiera amalfitana – dichiarata dall’UNESCO “Patrimonio dell’umanità” sin dal 1997.
- Il progetto non è stato sottoposto a Valutazione diImpatto Ambientale. La V.I.A. è obbligatoria per tutti i progetti che ricadono, anche solo in parte, all’interno delle aree protette di cui alla L. 394/1991ed all’interno dei siti della “Rete Natura 2000”. Tra i sitiprotetti inseriti nella rete Natura 2000 vi èil fiume Bonea.
- Il Comune di Vietri ha applicato erroneamente la “procedura semplificata”di variante urbanistica, mentre avrebbe dovuto far ricorso alla “procedura ordinaria”. In questo secondo caso l’amministrazione sarebbe stata costretta a dar conto dell’assenza o l’insufficienza di altre aree destinate a parcheggi. Insomma, il Comune ha utilizzato un trucchetto formale per aggirare gli obblighi di legge.La procedura semplificata, infatti, ha carattere eccezionale e derogatorio alla disciplina generale, non può essere surrettiziamente trasformata in modalità “ordinaria” di variazione dello strumento urbanistico e non può trovare applicazione al di fuori delle ipotesi specificamente previste dalla norma.
- il Progetto doveva essere sottoposto a VAS. La Valutazione Ambientale Strategica (VAS) non può essere omessa per i piani ed i programmi che incidano in modo significativo sull’ambiente. Il Piano Regolatore Generale (P.R.G.) prevedeva, per l’area interessata dal progetto di parcheggio, la possibilità di realizzare in loco “attrezzature scolastiche” (quali ad esempio una palestra, un campo di calcio) e “attrezzature di interesse comune”. Le modifiche, non minori, previste dalla variante urbanistica al PRG per la realizzazione del parcheggio multipiano, il mutamento di destinazione d’uso delle zone, devono essere sottoposte a VAS. La normaè prescrittiva ed inderogabile.
La variante contrasta, inoltre, con il Piano Urbanistico Territoriale L.35/1987 in Penisola Sorrentina e Costiera Amalfitana cheprescrive, per le predette zone l’inedificabilità assoluta.
- Il progetto di parcheggio mutipiano viola gli standard urbanistici (norma sovracomunale) d.n.1444/1968, in quanto compromette le destinazioni di uso delle suddette zone (da adibire invece ad “attrezzature scolastiche” e “attrezzature di interesse comune”) e viene meno al rispetto dei rapportimassimi stabiliti tra gli spazi destinati agli insediamenti residenziali e gli spazi pubblici o riservati alle attività collettive, o averde pubblico o a parcheggi.ll progetto non prevede opere di compensazioneambientale, rispetto all’area sottratta alla collettività. La zona rientra nella reteecologica comunale. L’area ospitala sede della Scuola Media, il parco cittadino, attrezzato con spazi di accoglienza, e con un’area verde adiacente. L’area è visivamente raggiungibile dalla “terrazza” della Piazza Matteotti, chene fa parte, con un panorama apprezzato ed amato a prima vista, anche perché consente una lettura di numerosi aspetti paesaggistici: oltre al fiume Bonea, è individuabileil percorso di accesso a Vietri dalla Costiera Amalfitana, all’altezza del bivio per Raito, utilizzato nei secoli fino alla costruzione del ponte sul torrente negli anni ’50 del 1800.
7) Si riscontra il mancato frazionamento delle aree soggette ad esproprio ricadentiin area ecologica di competenza della Provincia
Con provvedimento n.139 del 09/11/2022, la provincia di Salerno ha evidenziato che l’intervento urbanistico previsto dal progetto di parcheggio impatta su una zona “ad elevata biodiversità” della Rete Ecologica del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (PTCP).
Non può essere dichiarata la pubblica utilità, nè emesso il decreto di esproprio su particelle non frazionate e solo parzialmente interessate dalla procedura. Dagli atti della Provincia e delle Soprintendenza non emergono, nello specifico, le particelle interessate dall’esproprio e dalla dichiarazione dipubblica utilità. L’area di intervento, inoltre, è stata definita ad “alto rischio”, dalla Provincia.
- Il parcheggio in questione non è di pubblica utilità per i vietresi.In primo luogo, il costruttore del multipiano riserva per sé un piano intero dell’opera, mentre, per i posti restanti, Vietri Parking, concontratto stipulato con l’amministrazione, si riserva la facoltà di aumentare il ticket peril parcheggio ogni tre anni.
Quale utilità per i Vietresi che non hanno posti riservati?
Inoltre, il recente acquisto dello spazio circostante ed antistante la stazione ferroviaria, ad opera della società partecipata del Comunedi Vietri s/m, ha fatto venir meno definitivamente la funzione pubblica del parcheggio multipiano prospiciente la sede della scuola media.
L’area della Stazione ferroviaria di Vietri, a detta di tecnici che hanno operato nell’area, non ultimo lo stesso progettista dei lavori dell’ascensore, avrebbe una capienza di 200-250 auto, e, soprattutto, risponderebbe al concetto di area di interscambio fra vettore ferro e vettore gomma.
Lo stesso progetto del cosiddetto “vettore meccanico”,l’ascensore con annesso sottopasso, che collega l’area “a monte” della Stazione ferroviaria di Vietri con Piazza Matteotti, assegna all’area attigua alla stazione FF.SS. di Vietri la funzione di “parcheggio d’interscambio”, pienamente fruibile da parte degli utenti della linea circumsalernitana e della futura metropolitana regionale