Alessandro D’Alatri, omaggio al vincitore del Premio Pistrice, 18/a edizione del Positano Teatro Festival
Positano (SA) La notizia della scomparsa di Alessandro D’Alatri ci segna profondamente, come appassionati di cinema e teatro conoscevamo da tempo il suo talento e ne seguivamo sempre volentieri sia i film che le fiction. Oggi mi piace ricordare con orgoglio il Premio Pistrice – Città di Positano a lui assegnato nel 2021, la kermesse positanese ancora una volta aveva scelto di rendere omaggio all’arte e al talento di un bravissimo cineasta italiano ed esaltava nel contempo una serie TV “I Bastardi di Pizzofalcone” di grande successo. Peccato che quel 7 agosto del 2021 il premio non lo ritirò lui personalmente dalle mani del Sindaco dottor Giuseppe Guida, ma in sua vece fu incaricato l’ottimo attore Adriano Falivene. Anche allora motivi di salute lo costrinsero a restare a Roma. Ma credo di interpretare il pensiero di tutti quelli che lo vollero premiare quando scrivo che rimarrà per sempre motivo di orgoglio per il Positano Teatro Festival e per il Comune di Positano che la targa di quel “Premio Pistrice 2021” abbia in calce il nome di Alessandro D’Alatri. Nato a Roma il 24 febbraio del 1955, quando era ancora bambino D’Alatri venne scoperto come attore in una recita scolastica nientemeno che da Luchino Visconti. Il piccolo Alessandro iniziò così a recitare in sceneggiati tv, nelle pubblicità degli anni sessanta e finì poi per interpretare a 15 anni il protagonista Giorgio da ragazzino (da grande è Lino Capolicchio) ne Il giardino dei Finzi Contini (1970) di Vittorio De Sica. Prima di esordire come regista su grande schermo con Americano Rosso (1991), Fabrizio Bentivoglio e Burt Young protagonisti e un discreto successo di critica e pubblico, D’Alatri girò decine e decine di spot pubblicitari tra cui i celebri Paraflu e Ciribiribì Kodak, la memorabile sequenza per Telecom con Massimo Lopez condannato a morte, e ancora tutto il filone del paradiso per la Lavazza con Bonolis protagonista e che diventerà suo attore al cinema. Ma di D’Alatri vogliamo ricordare anche Senza pelle (1995) inizio del sodalizio con Kim Rossi Stuart, I Giardini dell’Eden (1998) dove troviamo Rossi Stuart nei panni di Gesù dai dodici ai trenta anni, “Casomai” nel 2001 con Fabio Volo e Stefania Rocca, a seguire, “La febbre” e “Commediasexi”, commedia di costume con protagonista Paolo Bonolis e un Nunziante pre Zalone allo script. Successivamente D’Alatri si è dedicato definitivamente alla fiction tv, diventando uno dei registi di punta della serie Rai, I Bastardi di Pizzofalcone e Il commissario Ricciardi.
A cura di Luigi De Rosa
Positano Treatro Festival: https://www.facebook.com/positanoteatrofestival/photos
Alessandro D’Alatri (1955 – 2023)