Castellammare di Stabia: vietate le assunzioni di parenti degli assessori e consiglieri comunale in carica dal 2018 al 2022
Il provvedimento è contenuto nel decreto di scioglimento del consiglio comunale per infiltrazione camorristiche
In passato c’erano stati molti casi. Molte persone erano state assunte, direttamente o tramite le cooperative sociali che lavoravano per il comune. Ora però questa prassi o meglio questo malcostume diffuso non potrà più accadere. Almeno si spera. Naturalmente, come sancito dalla Gazzetta Ufficiale, Serie Generale, n°59 del 11/3/2022, in seguito allo scioglimento del consiglio comunale con provvedimento del Ministero degli Interni approvato dal Decreto del Presidente della Repubblica del 28 febbraio 2022, la misura di divieto di assunzione dei parenti degli assessori e consiglieri comunale fino alla quarta generazione, riguarda i consiglieri comunali e assessori mandati a casa dallo stesso decreto per infiltrazioni camorristiche. Il DPR in questione riporta che i nuovi assunti devono dichiarare di “non avere rapporti di parentela o affinità entro il quarto grado e/o di non essere legati da vincoli di affiliazione , né di essere convivente o commensale abituale di nessuno dei componenti della giunta e del consiglio comunale sciolto con DPR del 28 febbraio 2022 pubblicato in Gazzetta Ufficiale, Serie Generale, n°59 del 11/3/2022”. Si tratta di un provvedimento drastico che, però, non fa nessuna distinzione tra coloro che hanno provocato lo scioglimento del consiglio comunale e quelli che invece l’hanno semplicemente subito. Da ciò è facile intuire che anche un parente di un consigliere comunale dell’opposizione in carica nel periodo 2018-2022 non potrà essere assunto al comune, anche se dovesse risultare vincitore di concorso. Ad onor del vero va detto anche che una misura del genere è già prevista nei regolamenti comunali. Infatti le misure di anti-corruzione in vigore al comune vietano assolutamente le assunzioni di parenti sia degli assessori che dei consiglieri in carica, non solo come personale comunale ma addirittura anche nelle ditte che si aggiudicano gli appalti comunali. Tuttavia crediamo di trovarci di fronte ad un giro di vite senza precedenti a livello locale. Un provvedimento così ampio e generalizzato non era mai stato preso primo d’ora e rischia di creare malumori tra quelli che, magari, sono stati ligi al proprio dovere, hanno denunciato le infiltrazioni camorristiche, ma che ora si ritrovano sullo stesso piano di quelli che hanno invece creato i presupposti per lo scioglimento del consiglio comunale di Castellammare di Stabia.