Conclusa l’edizione 2023 di VitignoItalia

18 maggio 2023 | 12:10
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Conclusa l’edizione 2023 di VitignoItalia

Record di visitatori all’esposizione al Maschio Angioino di Napoli nonostante il maltempo per degustare le 1500 etichette di oltre 250 cantine

A Napoli nei giorni scorsi sono state stappate un numero indecifrabile di bottiglie di bollicine per festeggiare la vittoria del Napoli. Si sono viste in giro eleganti bottiglie blu oltremare con l’etichetta riportante il logo della SSC Napoli e al centro lo Scudetto del campionato di serie A, dedicata a tutti i tifosi della meravigliosa squadra di calcio partenopea: il Napoli! Si è brindato come e più di Capodanno e si è continuato a brindare in occasione della diciassettesima edizione di VitignoItalia, il Salone dei Vini e dei Territori Vitivinicoli Italiani, che ha avuto un grande  successo e che anche quest’anno si è confermato tra gli appuntamenti di riferimento del mondo del vino italiano. Oltre 7.000 tra appassionati, operatori del settore e buyers internazionali hanno animato, nelle giornate di domenica 14 e lunedì 15 maggio, la magnifica location del Maschio Angioino per degustare le 1500 etichette di oltre 250 cantine tra le più prestigiose dello stivale. «Un’edizione certamente difficile – commenta Maurizio Teti, Direttore di VitignoItalia – con il cambio di sede prima e l’emergenza meteo durante. Il fatto che tanti appassionati e addetti ai lavori abbiano ugualmente voluto essere presenti alla manifestazione è qualcosa che ci inorgoglisce e che ci porta a dire grazie a tutti coloro che hanno reso possibile uno svolgimento positivo di VitignoItalia». Tutti hanno dato il loro contributo, dal Sindaco Gaetano Manfredi, all’assessorato al turismo e alle attività produttive, all’assessore all’agricoltura della Regione Campania Nicola Caputo. Il maltempo ha certamente rappresentato un ostacolo che ha consentito comunque ai Consorzi e alle aziende, pur nelle difficoltà dell’allerta meteo delle due giornate, di presentarsi nel migliore dei modi al pubblico, ai winelower e agli addetti ai lavori. Il brand di VitignoItalia  continua a rappresentare un preciso punto di riferimento nell’ambito delle manifestazioni di settore. Il successo dell’evento ha trovato riscontro nei numeri. Tutte sold out le masterclass, sempre più fiore all’occhiello di VitignoItalia. Le incantevoli sale del Maschio Angioino, uno dei monumenti simbolo di Napoli nel mondo, hanno ospitato un palinsesto ricco di appuntamenti, con numerosi focus sui più affascinanti territori dell’Italia del vino e con un apprezzatissimo “intruso”, lo Champagne di Moët & Chandon. Conclude il Direttore Maurizio Teti: « Chiuderei con un ringraziamento all’ICE  che ha portato a Napoli un gruppo selezionato di 25 buyer provenienti da 15 Paesi. Sono stati loro a dare vita ai momenti business della manifestazione, confrontandosi con le aziende presenti e mostrando un sempre maggiore apprezzamento sia per i grandi classici della produzione vitivinicola italiana che per le realtà emergenti che VitignoItalia propone di anno in anno».

L’on. Marco Cerreto, capogruppo Commissione Parlamentare all’Agricoltura, durante la sua visita a VitignoItalia ha dichiarato: «È sempre più importante il mondo del vino come volano economico e sociale. Manifestazioni come VitignoItalia spostano lo scenario nel centro Sud essendo questa la kermesse più importante sotto certe latitudini. 17 edizioni che vedono Napoli protagonista per raccontare l’Italia del vino con una bellissima rappresentanza del mondo campano. Per Rosario Lopa, rappresentante della Consulta per l’Agricoltura e Turismo aps: «Questo settore ha aumentato la nostra capacità di stare sul mercato e di ricavarne redditi. Il tema delle denominazioni d’origine e la difesa dei prodotti tipici italiani a livello mondiale è diventata una battaglia strategica per l’intero sistema agroalimentare, la cui punta di diamante è proprio il settore vitivinicolo. Il settore vitivinicolo è la punta di diamante del nostro sistema agroalimentare, il vigneto Italia è una tra le maggiori risorse economiche, culturali e sociali della Nazione».

Harry di Prisco