Sono anni, non certo mesi, che i nostri interventi sulla carta stampata o su questo giornale affacciano il problema del proliferare delle case vacanza,molte delle quali irregolari.
Bisogna vedere anche il lato non economico della medaglia e porre l’attenzione sul fattore sociale dello spopolamento di alcuni Comuni della costa amalfitana dove è piu evidente e sentita l’assenza di abitazioni o per giovani sposi o per quelle famiglie che vorrebbero avere più spazio disponibile e prendere un appartamento in locazione.: costretti a trovare sistemazione abitativi fuori Comune .
Prendiamo l’esempio dei terranei, ex laboratori di falegnameria, di fabbro, ex garage che, ristrutturati per bene, sono assurti al nobile rango di case turistiche: quale genere di imposte pagano, come si fa a riscuotere quanto dovuto per le casse del Comune se questi risultano sempre locali artigianali o depositi all’anagrafe immobiliare comunale. Ma non è solo questo: il problema esiste ed è importante per le case divenute turistiche.
Bisogna monitorare il tutto; bussare alle porte di quegli appartamenti che, non risultando effettivi, ospitano comunque turisti per lo più stranieri.
Il responsabile del settore case ,vacanze e B&B regolari lamenta, a buon diritto scarsa sorveglianza, anche a discapito economico dei regolari. E non parliamo della grave perdita della tassa di soggiorno molto utile ai Comuni per gli interventi sul territorio