Incidente Ravello, Salvatore Gagliano scrive al Prefetto di Salerno ed alle Istituzioni per chiedere sicurezza sulla SS 163

Dopo l’incidente mortale avvenuto a Ravello Salvatore Gagliano, presidente dell’Associazione per la tutela della vittime della strada – Costiera Amalfitana, scrive una lettera al Prefetto di Salerno ed alle Istituzioni per chiedere maggiore sicurezza sulla Strada Statale Amalfitana: «Ancora una volta assistiamo attoniti ad una tragedia forse evitabile. Un evento funesto che, oltre a privare della vita un giovane della Divina ed a gettare nello sconforto la Sua famiglia, parenti ed amici, ci riacutizza profonde ferite mai rimarginate. È ormai chiara la genesi di questi luttuosi eventi che gli Enti in indirizzo lasciano scivolare via senza porsi alcun interrogativo, senza prevedere da tanti anni ad alcun rimedio neanche programmatorio di interventi manutentivi. Interventi che possano rendere più sicure sia la SS 163 Amalfitana che le strade di competenza della Provincia di Salerno. Tale comportamento può apparire come DISINTERESSE, sia per gli appartenenti alle comunità costiere che per i milioni di turisti che la frequentano, per il bene più prezioso che ci è stato donato: la Vita. VITA, volutamente in maiuscolo. VITA che deve essere trattata con la dovuta attenzione, visto che è prioritaria rispetto a qualsiasi altra cosa, e non con il disinteresse gestionale ed amministrativo a cui ci sembra di assistere. Confidando nella speranza che certi eventi non si verifichino più ed operando nella totale apatia istituzionale, ci si erge in tal modo a Giudice Supremo. Ma questa ci sembra un’estrazione a sorte della prossima vittima dell’incuria e del degrado degli assi viari.
Di recente le nostre strade hanno ospitato il Giro ciclistico d’Italia, e benché ci si sia rifatti il look lasciandosi addosso i vecchi abiti con interventi che hanno provvisoriamente tamponato i disagi, non sono mancate le cadute riconducibili ad un piano stradale il cui asfalto ormai luccica per l’aurea assenza. Lo stesso asfalto è ormai consunto per l’uso. Nelle rare circostanze di nuova posa non sempre viene rimosso ma funge da base per la nuova sistemazione. La conseguenza di questo è la progressiva riduzione dell’altezza dei parapetti di limitazione della carreggiata (in alcuni tratti i parapetti sono bassi 50 cm.), che facilita e spalanca le porte ad eventi funesti come quello in cui è deceduto il giovane Nicola, autista noto per la sua guida scrupolosa ed attenta e per la profonda conoscenza delle nostre strade. Ulteriore criticità è la presenza di grossi alberi che in alcuni punti della strada costiera ostruiscono la visibilità, con i conseguenti rischi che si possono facilmente immaginare.
Quanto rappresentato non emerge da note personali e da interpretazione di eventi, ma da testimonianze dirette, da fatti e circostanze oggettive. Ed allora come “Associazione per la tutela delle Vittime della Strada Costiera Amalfitana” e portavoce delle istanze dell’intero Consiglio Direttivo, ma anche di quelle di tanti concittadini costieri ormai stanchi di piangere e di essere inascoltati, CHIEDIAMO di voler assumere – di concerto con le altre Istituzioni in indirizzo – ogni possibile rimedio per arginare tali accadimenti. Il tutto in attesa di programmare un più radicale intervento manutentivo che non è più procrastinabile. (In primis, intervenire sui muri lato mare che sono fatiscenti, usurati dal tempo e di altezza assolutamente non conforme alle norme). Fatti, non mere concertazioni dialettiche e di facciata, rispetto ai quali anche in termini di impulso, si rivolge invito a Sua Eccellenza il Sig. Prefetto della Provincia di Salerno di farsi garante di un espresso intervento sollecitatorio che serva ad orientare le scelte programmatiche ed operative, con l’auspicio di non dover continuare ad offrire testimonianze di scusa e di cordoglio
».

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