0
Noi vogliamo vincere ed abbiamo vinto…….. Con queste parole Aurelio De Laurentiis ha esordito al campo Maradona al fischio finale che ha decretato il terzo scudetto ai partenopei. E’ stata una vera e propria impresa paragonabile solo alla vittoria del campionato di Premier del Leicester.
Il Napoli ha avuto la capacità di vendere tutti i pluridecorati campioni Koulibaly, Insigne, Mertens, Ruiz e tanti altri, vincendo con ragazzi pagati pochissimo che hanno reso tanto. Uniti in un unico obiettivo: VINCERE. Il monte ingaggi del Napoli è molto più basso delle milanesi, della Juve, della Roma, della Lazio. I meriti vanno a tutti, prima fra tutti all’allenatore, ai giocatori, ai dirigenti, al presidente ed ai tifosi. Un po’ tutti abbiamo criticato il presidente che, con una gestione oculata e senza compromessi con i campioni, ha raggiunto un obiettivo incredibile. Probabilmente dall’alto la mano di Dio, sponsorizzata da Diego, è riuscita nel miracolo sportivo.
Il Presidente nel suo stile in seconda battuta ha proseguito e si è tolto due sassolini dalle scarpe. Il primo rivolto alla tifoseria esaltando i suoi meriti che ha rispettato i tempi dei successi partenopei raggiungendo un’impresa che mancava da 33 anni. E l’altro nei confronti dei precedenti campioni che erano PRIME DONNE NON AL SERVIZIO DELLA SQUADRA.
Ora il vero enigma è se il Presidente continuerà nella sua politica vendendo i campioni e comprando scommesse sportive e giovani campioni ancora non affermati o con i soldi guadagnati dalla Champions adeguerà ingaggi e comprerà campioni? Ai posteri l’ardua sentenza.