Positano, la vita del maestro Antonio Fasciano continua nel nipotino Leonardo nato mentre lui lasciava questa terra

Il grande maestro Antonio Fasciano lo scorso aprile ha lasciato in punta di piedi la vita terrena. Dolore anche a Positano dove il maestro era riuscito a creare una grande epoca di storia sportiva e umana della città. Antonio Fasciano è stato un maestro di vita e di sport, con l’Olimpic Positano, la palestra che si trovava nella Valle dei Mulini, e dove sottoponeva a duri allenamenti e formava i giovani con modelli sani di vita. Grazie a lui Positano ha ottenuto successi internazionali e titoli europei.
Ma il suo compito non si limitava alla formazione sportiva ed andava ben oltre. Con la sua disciplina ha insegnato i veri valori della vita, soprattutto l’andare avanti sempre a testa altra senza mai abbattersi.
Ma la vita è un cerchio e quando qualcosa sembra finire in realtà si sta solo trasformando. E la morte del Maestro Fasciano ha coinciso con l’arrivo del nipotino Leonardo, come scrive il figlio Riccardo in un post sulla sua pagina Facebook accompagnato da una foto che lo ritrae con in braccio il suo bambino affiancata da uno scatto in cui invece è lui neonato ad essere in braccio al papà Antonio: «Mi hai sempre detto: non ho mai perso un incontro con le spalle a terra, che nella Lotta Stile Libera corrisponde al K.O… Ma ci sarà un incontro che non potrò vincere caro Riccardo, ed è quello che combatto tutti i giorni mi dicevi, la morte è un avversario invincibile ed è venuta spesso a farmi visita, ma un lottatore non si da’ mai per vinto fino all’ultimo round quindi non prendertela se dovrò salutarvi un giorno…
… E così hai fatto, hai combattuto l’ultimo incontro mentre guardavi un quadro della tua amata Positano e la foto delle tue medaglie, ed io abbracciavo mio figlio per la prima volta e mia mamma conosceva il vostro nipote Leonardo…
Lo so che hai combattuto da campione contro questa maledetta morte, lo so che hai provato a chiamarci per salutarci, lo so che hai lottato per noi, lo so che non volevi andartene adesso, però ora dammi la forza di andare avanti, dammi la luce che si è spenta da quando non ci sei più.
Leonardo assomiglia tanto a te, ed è l’unica cosa che mi fa sorridere…
Ti prego di vegliare su me e mamma».