Positano Rapina al Monte dei Paschi di Siena, cosa avvenne quel 31 maggio del 2012
Positano Rapina al Monte dei Paschi di Siena, cosa avvenne quel 31 maggio del 2012 . 13 anni fa una rapina senza precedenti, e per fortuna non si è neanche ripetuta, nella perla della Costiera amalfitana. Anche allora, come da 40 anni, eravamo sul posto a raccontarvi cosa succedeva. Riproponiamo il nostro articolo di allora
ANTEPRIMA (Aggiornamenti in fondo)- Rapina alla Banca Monte dei Paschi di Siena a Positano in Costiera amalfitana. La rapina è avvenuta alle 16,30 circa, in pieno giorno, nella centralissima Via dei Mulini con centinaia di passanti e turisti ed un bar, La Zagara, aperto al fianco con tanto di consumatori. “Non mi sono accorto di nulla – dice Mario Russo, il titolare – ho sentito ad un certo punto un caos, carabinieri dappertutto e ho saputo di quello che è successo… assurdo”.
I rapinatori erano tre ed a volto scoperto. I dipendenti terrorizzati, perchè mai nessuno si sarebbe aspettato una cosa del genere, hanno consegnato il denaro. Hanno sottratto circa 25.000 dollari, più 20.000 euro. Di giovedì in genere i soldi ci dovrebbero essere, evidentemente i ladri erano bene informati.
Un altro particolare è il sistema di videosorveglianza che dovrebbe funzionare con tanto di cartello lì in bella mosta. Funzionerà? I carabinieri si sono trincerati dietro un silenzio totale. Proprio qualche giorno fa ci sono stati dei lavori in corso nella banca, ma pare che funzionasse tutto, salvo il bancomat che spesso e volentieri non eroga monete.
Verso le 17 è scoppiata la caccia ai banditi. Per un’ora la cittadina della costa d’Amalfi è stata letteralmente bloccata dalle forze dell’ordine.
Da Pontecagnano Faiano, in provincia di Salerno, si è alzato in volo un elicottero del Nucleo dell’Arma. Le ricerche si sono dirette verso Sorrento e verso Amalfi ma anche sui monti verso Vico Equense ed Agerola. Alle operazioni partecipa anche una motovedetta della Capitaneria di Porto di Salerno che è arrivata a pattugliare i mari fino a Capri e Castellammare.
Sono due le voci che girano maggiormente in paese, una che i rapinatori possano essere nascosti in qualche casa vacanza, un’altra che possano avere avuto un’auto alla Sponda, o addirittura a Liparlati, sulla Statale amalfitana 163 per non dare nell’occhio e fare prima per scappare, particolare che farebbe pensare ad una rapina “ben preparata”; o addirittura che si possano essere mescolati fra le centinaia di turisti che prendono il servizio pubblico della Sita.
Dagli ultimi aggiornamenti il sistema di videosorveglianza era in funzione e sembra che gli inquirenti stiano vagliando i vari video sia della banca che quelli in Piazza dei Mulini per risalire all’identità dei rapinatori.
Due dei malviventi sarebbero entrati in banca a volto scoperto e senza armi, mentre un terzo avrebbe fatto da palo. Tutti e tre con chiaro accento della provincia di Napoli, avrebbero immobilizzato e rinchiuso in uno sgabuzzino gli impiegati, con due operai. I quattro fortunatamente sono riusciti a liberarsi dopo circa 15 minuti per dare l’allarme, ma è stato del tutto inutile. I rapinatori si erano dileguati.
AGGIORNAMENTI al 2 giugno 2012
Sono in corso le indagini per cercare di dare un nome ai tre malviventi che, giovedì, hanno rapinato la filiale del Monte dei Paschi di Siena di Positano, portando via un bottino di 30 mila euro e 25 mila dollari. I carabinieri della Compagnia di Amalfi, coordinati dal capitano Alberto Sabba, con i colleghi della Stazione di Positano, diretti dal maresciallo Rosario Nastro, stanno esaminando tutti gli elementi raccolti, comprese le immagini registrate dalle telecamere di sicurezza dell’istituto di credito e quelle delle videocamere degli esercizi commerciali vicini. • I rapinatori, infatti, sono entrati in banca a viso scoperto e senza nessuna arma e, dopo aver minacciato i dipendenti, si sono fatti consegnare tutti i contanti che erano in cassa. Poi, dopo aver legato, con delle fascette di plastica, gli impiegati e averli rinchiusi in uno sgabuzzino, si sono dileguati facendo perdere le loro tracce. L’allarme è stato dato solo quando gli impiegati sono riusciti a slegarsi ma inutile è stata la caccia all’uomo, con la cittadina blindata per due ore.
L’epilogo il 19 ottobre
Ancora una brillante operazione degli uomini della Compagnia Carabinieri di Amalfi. Questa mattina infatti, i Carabinieri, agli ordini del Capitano Alberto Sabba, hanno scritto la parola fine ad una complessa e delicata indagine iniziata il 24 aprile scorso, allorquando, presso l’istituto di credito “BANCO DI NAPOLI”, filiale di Maiori, due giovani sconosciuti, con il volto scoperto, avvalendosi di un terzo complice esterno “palo”, perpetravano una rapina mediante l’utilizzo di un “paralizzatore elettrico”, rinchiudendo gli impiegati, sotto chiave, all’interno di un archivio, asportando la somma contante di euro 13.500,00 (tredicimilacinquecento/00), in vario taglio, dileguandosi e facendo perdere le proprie tracce. Gli elementi raccolti in tale circostanza permettevano di avviare le prime fasi di un’indagine che subiva una brusca accelerata il 31 maggio scorso, allorquando, presso l’istituto di credito “MONTE DEI PASCHI DI SIENA”, filiale di Positano, veniva perpetrata analoga rapina che permetteva ai malfattori di asportare la somma contante di euro 30.000,00 (trentamila/00) e di dollari 25.000 (venticinquemila/00), in vario taglio, anche stavolta dileguandosi e facendo perdere le proprie tracce. L’analisi dei filmati delle telecamere a circuito chiuso e del modus operandi dei due eventi criminosi nonché le attività tecniche (rilievi dattiloscopici ed analisi dei flussi telefonici) poste in essere anche nella seconda circostanza, permettevano ai militari di accertare senza alcun ragionevole dubbio la corrispondenza tra gli autori della prima e quelli della seconda rapina. A quel punto su disposizione dei Sostituti Procuratori che hanno seguito e coordinato le indagini sin dal principio, Dott.sa Katia Cardillo e Dott. Antonio Cantarella, sotto l’alto coordinamento del Procuratore della Repubblica di Salerno Dott. Franco Roberti, venivano svolte le perquisizioni domiciliari a carico dei tre soggetti individuati dai militari dell’Arma ed alle prime luci dell’alba di questa mattina, nei comuni di Giugliano in Campania (NA), Qualiano (NA) e Villaricca (NA), il personale dell’Aliquota Operativa della Compagnia, unitamente a quello della Stazione Carabinieri di Maiori (SA) e Positano (SA), in esecuzione di ordinanza applicativa di custodia cautelare in carcere, emessa in data 18.10.2012, dall’ufficio GIP del Tribunale di Salerno, traevano in arresto:
S. D. V., nato a Villaricca (NA), classe 1989, residente in Giugliano in Campania (NA), celibe, nullafacente, pregiudicato.
P. R., nato a Napoli, classe 1988, residente in Qualiano (NA), celibe, nullafacente, incensurato.
M. A., nato a Mugnano di Napoli (NA), classe 1985, residente in Villaricca (NA), celibe, imprenditore, incensurato.
I predetti, inconfutabilmente, con analogo modus operandi, sono stati riconosciuti, da quella stessa autorità giudiziaria, responsabili del reato di rapina in concorso e sequestro di persona (art. 628 c.p., 110 c.p. e art. 605c.p.) in danno dei due Istituti di Credito e, perciò, sottoposti alla custodia cautelare in carcere presso la Casa Circondariale di Salerno – Fuorni, a disposizione dell’autorità giudiziaria.
L’attività sopra riportata dimostra, ancora una volta, il silente operato dei Carabinieri impegnati, con spirito di sacrificio e dedizione, ma con grande orgoglio, nel proprio lavoro, sottolineando l’importanza di quanto fatto ma soprattutto di quanto non accaduto che, difficile a credersi, li rende ancor più orgogliosi.
Foto Massimo Capodanno con il quale eravamo sempre insieme nei fatti di cronaca. Le sue meravigliose foto sono ancora in mostra in spiaggia nella Pinacoteca Comunale e sono state raccolte in uno splendido libro