Raffaele Di Palma: l’ingegnere vicano che ci fa scoprire le nostre Costiere

19 maggio 2023 | 13:49
Share0
Raffaele Di Palma: l’ingegnere vicano che ci fa scoprire le nostre Costiere
Raffaele Di Palma: l’ingegnere vicano che ci fa scoprire le nostre Costiere
Raffaele Di Palma: l’ingegnere vicano che ci fa scoprire le nostre Costiere
Raffaele Di Palma: l’ingegnere vicano che ci fa scoprire le nostre Costiere
Raffaele Di Palma: l’ingegnere vicano che ci fa scoprire le nostre Costiere
Raffaele Di Palma: l’ingegnere vicano che ci fa scoprire le nostre Costiere

Mi presento: Raffaele Di Palma, ingegnere aeronautico, lavoro per una multinazionale americana a Pomigliano d’Arco.
Marito di Agnese e papà di Vincenzo.
Amo Vico Equense, il paese dove sono nato 47 anni fa, i romanzi storici, il trekking e la fotografia.
Da queste passioni è nato un esperimento narrativo per immagini in cui racconto il territorio delle due Costiere: un canale Youtube il cui nome è ‘Gli Antichi Sentieri della Costiera’ (https://youtube.com/@raffaeledipalma)
Ho imparato ad amare la mia terra perché la mia famiglia, storicamente radicata nel territorio di Vico da generazioni, mi ha trasmesso geneticamente, oserei dire, la passione per il luogo dove viviamo.
Grazie ai miei studi e al mio lavoro, ho avuto modo di spostarmi spesso e vivere per lunghi periodi all’estero (Polonia, USA, Canada, Svezia, Svizzera).
Ogni terra è ricca di storia e tradizione, ma il legame che ho con Vico è viscerale.

Parlando con amici e colleghi esteri mi sono reso conto che i nostri splendidi posti non erano affatto conosciuti, ma, appena facevo vedere loro qualche foto, rimanevano a bocca aperta.
Per questo ho avuto l’idea di far conoscere le mie, le nostre, zone con dei filmati dove faccio vedere le meraviglie del posto e, nello stesso tempo, lascio spazio alla curiosità dell’osservatore per vedere dal vivo’ il luogo .
La maggior parte dei filmati che propongo riprendono zone poco conosciute del territorio di Vico e in genere delle due Costiere quella Sorrentina e Amalfitana, lontane dai normali circuiti turistici e poco frequentate.
Un po’ perché sono amante della solitudine che, parafrasando Seneca, è un ottimo cibo per lo spirito, ma soprattutto, perché vorrei far conoscere posti che in passato erano vissuti, direi quasi affollati.
Mi piace fermarmi e pensare che sto guardando quei luoghi allo stesso modo dei miei nonni e di tutte le generazioni passate.
Cerco di trasmettere, in questo modo, tutto l’amore che i nostri avi hanno usato nel prendersi cura di questi posti.
Ovviamente non mi limito a filmare zone belle paesaggisticamente ma cerco di trovare anche strutture e elementi artistici che rischiano di essere definitivamente dimenticati e, in questo caso, il mio obiettivo è di tramandarne la memoria anche visiva.
Alcuni posti sono difficilmente raggiungibili proprio perchè, come dicevo, ce ne stiamo dimenticando, e i percorsi per raggiungerli stanno diventando sempre più difficili.
Avendo come faro la sicurezza personale parto all’esplorazione, dopo essermi documentato con mappe, per non far cadere l’oblio su posti e manufatti che hanno contribuito a costruire il nostro presente.
Ovviamente non nascondo che c’è una grande soddisfazione nel raggiungere zone di cui avevo solo sentito parlare dai miei genitori, dai miei nonni o di cui avevo letto sui libri di storia locale.
Vico è un paese eccezionale dal punto di vista naturalistico e paesaggistico: in poco meno di mezz’ora si passa dal livello del mare agli oltre 1000 m di Faito.
Nello stesso tempo si incunea tra due coste stupende: la costiera amalfitana e la penisola sorrentina.
Questo è il motivo per cui credo che non ci sia un posto particolare da ‘raccontare’ ma tutti meritano di essere raccontati..forse questa è la differenza di prospettiva: non focalizzarsi solo sui” luoghi comuni” di Vico ma scoprire in ogni frazione, in ogni borgo le sue pecularietà paesaggistiche e culturali. Per me anche la storia di un pozzo, di un’edicola votiva possono rappresentare un bagaglio storico-culturale da poter tramandare ai nostri figli.
prima di partire per una delle mie escursioni cerco di documentarmi sia a livello cartografico, tramite l’uso di mappe sia cartacee che trovate sul web, sia a livello stroico-culturale sul posto da ‘esplorare’.
Cerco eventuali fotografie storiche del posto, scritti,
continuo poi con quelle che sono le fonti, per me, più importanti e genuine: le storie e le memorie raccontate dalle persone più anziane che hanno vissuto in queste località in tempi in cui tutto li era diverso, a tal proposito il mio faro più importante sono mio padre Vincenzo e mia mamma Rosa.
E proprio da loro apprendo i nomi con cui in tempi passati venivano indicati questi luoghi, nomi che poi tendo a concretizzare con l’esperienza visiva del filmato:
Capo d’Acqua, Monte Pezzulli, Vena Felice;
Acquolella…nomi che fanno sempre riferimento ad una caratteristica fisica, geologica del posto da scoprire.
Inoltre cerco sempre di evolvermi e usare stili e tecnologie sempre nuove e diverse per favorire anche l’attenzione del pubblico e aumentare la sensibilità delle persone a mantenere intatti posti così belli.
Uso ogni video realizzato come punto di partenza per il prossimo.

Sono convinto, infine, che trasformando questa passione in una professione (oltre alla necessaria formazione tecnica) probabilmente sarei ‘costretto’ ad ingabbiare la mia inventiva, la mia iniziativa, quella che per me, nel mio piccolo è la mia ‘arte, in canoni economici e stilistici in cui potrei non ritrovarmi.
In fin dei conti come diceva Matisse: Ogni artista è un esploratore…
Vi aspetto sul mio canale!!!