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Salerno: percepivano reddito di cittadinanza senza averne diritto, 36 gli indagati

Salerno: percepivano reddito di cittadinanza senza averne diritto, 36 gli indagati
A riportare questa notizia è Petronilla Carillo de “Il Mattino”

Sono stati individuati ben 36 proprietari di imbarcazioni tra i quali si annoverano barche di dieci metri e cabinati, accusati di truffa al reddito di cittadinanza. L’indagine è stata condotta dalla Digos, guidata dal vicequestore Francesco Tedesco, con la collaborazione della guardia costiera di Salerno che ha fornito segnalazioni su proprietari di barche sospetti. Sei di questi sono stati individuati dalla polizia in alcuni porti della provincia salernitana, ma l’attenzione potrebbe allargarsi anche alla città capoluogo. Invece, i trenta stranieri denunciati per indebita percezione del reddito di cittadinanza risultano tutti residenti a Salerno. Secondo gli investigatori, il danno erariale supera i 250mila euro.

In particolare, i poliziotti della Digos hanno iniziato i controlli dalla città capoluogo, concentrandosi sui residenti stranieri. Quelli che sono stati presi sotto la lente d’ingrandimento della questura avevano tutti dichiarato di avere un permesso di soggiorno di lunga durata, ovvero di risiedere in Italia da almeno dieci anni. Tuttavia, dai controlli effettuati, i poliziotti hanno riscontrato che ben trenta posizioni erano irregolari, poiché nessuno di loro aveva un permesso di soggiorno di cinque anni, condizione necessaria per accedere al sussidio. Questi stranieri, dunque, avevano dichiarato il falso per ottenere il reddito di cittadinanza. I controlli, naturalmente, hanno riguardato il periodo dal 2019 al 2022. I trenta stranieri sono dieci del Senegal, nove delle Filippine, tre della Georgia, tre dell’Ucraina, uno della Tunisia, uno dello Sri Lanka, uno della Moldavia, uno di Cuba e uno della Russia.

Nell’ambito dei controlli effettuati dalla Capitaneria di porto, invece, sono stati segnalati alla Digos sei proprietari di barche, che le avevano intestate direttamente o indirettamente attraverso familiari, per ulteriori verifiche. Si è scoperto così che questi erano percettori del reddito di cittadinanza, violando le normative che impediscono la possibilità di accedere a questo beneficio quando si ha, anche solo in famiglia e non direttamente, la piena disponibilità di beni durevoli, come ad esempio le imbarcazioni. Per questo motivo, è stata effettuata una segnalazione all’autorità giudiziaria e si prevedono conseguenze per restituire quanto indebitamente percepito. Nelle prossime settimane, in vista della stagione estiva, questi controlli verranno estesi anche a tutti i proprietari di barche del capoluogo e dei principali porti cittadini.

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