Sorrento, stangata Tari per piccoli ristoranti e forti aumenti anche per gli alberghi, risparmi invece per le famiglie

Sorrento, stangata Tari per piccoli ristoranti e forti aumenti anche per gli alberghi, risparmi invece per le famiglie
Ristoranti di piccole dimensioni colpiti da un’imponente stretta finanziaria, mentre gli alberghi affrontano considerevoli aumenti: è quanto emerge dall’approvazione delle nuove tariffe della Tari da parte del consiglio comunale di Sorrento.
A riportarlo è Massimiliano D’Esposito de “Il Mattino”. La Tari, tassa sui rifiuti, si basa sul principio del “chi inquina paga”, fondamento della legge che ha dato vita all’Autorità di regolazione per l’energia, reti ed Ambiente nel 2017. L’Arera, stessa istituzione che ha adottato il metodo tariffario per il periodo 2022-2025, ha disciplinato le regole e le procedure per determinare i costi del ciclo integrato dei rifiuti, tenendo conto di precisi coefficienti e parametri che hanno trovato spazio nel nuovo regolamento comunale. Inoltre, la norma sancisce che le spese relative alla raccolta e allo smaltimento dei rifiuti debbano essere coperte esclusivamente tramite i proventi derivanti dalla Tari. Questo nuovo quadro normativo sembra risparmiare le famiglie, mentre mette a dura prova il settore dei ristoranti e impone notevoli sfide agli alberghi.
A Sorrento l’esborso totale per l’anno 2023 ammonta a poco meno di sei milioni di euro, somma dalla quale vanno sottratti 300mila euro recuperati grazie alla lotta all’evasione ed ulteriori 24mila euro corrisposti dal ministero dell’Istruzione per quanto dovuto dalle scuole. Il 33,5% della restante cifra è a carico delle utenze domestiche, mentre gli altri due terzi vanno addebitati alle diverse categorie commerciali in base alle tabelle aggiornate con la delibera approvata in consiglio comunale. Tariffe riviste al rialzo per quasi tutte le attività. In termini percentuali i rincari maggiori colpiscono i ristoranti fino a 100 metri quadrati per i quali la Tari aumenta del 48,71% passando da poco meno di duemila euro per cento metri quadrati agli attuali tremila. Si tratta della cifra maggiore rispetto a tutte le utenze commerciali. A fare da contraltare il consistente risparmio applicato ai ristoranti di periferia di dimensioni maggiori ai 200 metri quadri che vedono la tassa sui rifiuti ridursi del 37,46%, passando da 2.300 a 1.460 euro.
Tornando agli aumenti, i bar-ristoranti fino a 100 metri quadri pagheranno il 13,28% in più, per quelli al di sopra di tale metratura rincari marginali dello 0,28%. La Tari aumenta del 5,02% per tutte le altre tipologie di ristoranti, oltre che per trattorie, osterie, pizzerie e pub, che ora sborseranno, invece dei precedenti 2.340 euro per 100 metri di superficie, 2.457 euro. Forti aumenti pure per gli alberghi. Quelli con annesso ristorante vedono le tariffe aumentare del 9,29% (arrivando a 638 euro per 100 metri quadrati), per quelli senza servizio di ristorazione lievitano del 9,47% (a quota 577 euro). Per tutte le altre categorie aumenti tra lo 0,28 e lo 0,60%, con riduzioni per musei, biblioteche, scuole, associazioni e luoghi di culto -2,49%, bar, caffè e pasticcerie di periferia -1,50% ed ospedali -4,82%.
Buone notizie anche per le famiglie che vedono ridursi gli importi da pagare. Per le utenze domestiche le tariffe variano a seconda del numero dei componenti il nucleo familiare. Si va dai 173 euro ogni 100 metri quadri per i single, fino ai 419 euro per le famiglie composte da 6 o più persone. Costi che calano rispetto al 2022 del 5,66% per i single, con percentuale di risparmio che si riduce con l’allargarsi delle famiglie fino al -1,49% per quelle di 6 o più persone. Ed è proprio l’attenzione alle famiglie che rimarca il sindaco di Sorrento, Massimo Coppola, quando spiega che «nonostante i noti aumenti dei costi siamo riusciti a ribassare le tariffe per le utenze domestiche. Un risparmio per tanti possibile grazie ad una più equa distribuzione della spesa e ad una efficace lotta all’evasione: meno tasse e più tutela per tutte le famiglie della nostra città