Sorrento,attività extralberghiere e carenza di abitazioni in affitto in diretta con Giuseppe d’ Esposito
Come in altre località turistiche, innumerevoli le difficoltà per i cittadini residenti e giovani coppie nel reperire abitazioni in affitto dovute all’ inarrestabile tendenza a realizzare strutture extralberghiere. Ultimamente, con il varo dei patti territoriali, si registra una certa controtendenza che potrebbe indicare un certo cambiamento. Ne abbiamo parlato, nella consueta diretta del sabato mattina, con un addetto ai lavori.
Sorrento – Argomento di estrema attualità quello discusso, nella diretta di sabato scorso, al ristorante l’Abate in Piazza Sant’Antonino. Ci siamo confrontati con l’agente immobiliare , nonché attuale Consigliere comunale, Giuseppe d’Esposito, per affrontare appunto la spinosa questione inerente la carenza di abitazioni da dare in affitto e il fenomeno inarrestabile dell’extralberghiero. Una inclinazione, quella di optare per le strutture extralberghiere da parte dei proprietari di abitazione, molto favorita in un periodo di over turismo. Giuseppe d’Esposito tuttavia ci fa notare che ultimamente c’è da registrare una certa controtendenza dovuta al fatto che in vari casi i proprietari optano per fittare ai residenti i loro immobili grazie ai cosi detti “patti territoriali”. Un meccanismo recepito anche dall’attuale Amministrazione comunale. In effetti rispetto al passato si è istaurato un confronto tra le associazioni dei proprietari e degli inquilini con un accordo dove si disciplinano i contratti per la locazione residenziale. Il territorio viene diviso in sette zone, lungo le quali i fitti sono regolati tra un massimo e un minimo di canone di locazione. Si richiede un contratto , in genere di 3+2 anni e si accede alla tassazione con cedolare secca al 10%. Uno strumento ancora da sviluppare ma che senza dubbio invoglia i proprietari a fittare i propri immobili ai residenti. In merito al fenomeno quasi incontrollato del turismo extralberghiero, d’Esposito rimarca la quasi totale mancanza di accertamento da parte degli Uffici e Autorità preposte. Una operazione che tuttavia richiede mezzi e uomini al momento non del tutto disponibili. Nello specifico il sommerso rimane una grave piaga da debellare al più presto. d’Esposito pone inoltre l’attenzione proprio sull’over turismo prodotto in questi anni e di quanto tale fenomeno condizioni in modo significativo la vivibilità dei residenti. Scoraggiare in un certo qual modo i proprietari delle abitazioni a indirizzarsi soltanto verso l’extralberghiero e optare, grazie ai patti territoriali, per gli affitti ai residenti che ne fanno richiesta, sarebbe senz’altro ottimale. L’aumento della Tari per le strutture extralberghiere e la diminuzione della stessa per i residenti sono provvedimenti presi di recenti dall’Amministrazione Coppola che vanno in tal senso. Agire con concretezza sugli abusivi, regolarizzare dal punto di vista fiscale le imprese e magari anche con una maggiore tassazione che al momento rispetto ad altre attività è alquanto irrisoria, riferimento ad una legge nazionale che regoli l’extralberghiero, sarebbero provvedimenti da considerare.
Tuttavia, in futuro, puntare su di un turismo di qualità potrebbe essere senz’altro una scelta sensata per l’intero territorio tenendo presente soprattutto la vivibilità del cittadino contribuente che al momento non si sente più padrone della propria città. Alcuni provvedimenti già varati e altri presi in considerazione dall’attuale amministrazione comunale vanno senz’altro in tale direzione. – 29 maggio 2023 – salvatorecaccaviello