Università di Napoli: gli studenti “fuori sede” protestano contro il caro affitti
Ieri gli studenti si sono accampati con una tenda nel giardino dell’università
Cari affitti, monta la protesta degli studenti dell’università di Napoli che nella giornata di ieri si sono sistemati in una tenda per protestare contro il caro alloggi. Stiamo parlando degli studenti cosiddetti “Fuori sede” che per conseguire la laurea sono costretti a trasferirsi nel capoluogo partenopeo dove ci sono affitti esorbitanti nel mercato delle case sfitte che a volte superano anche i 500 euro al mese a stanza. Ieri per protestare contro questa condizione che li penalizza oltremodo nei confronti degli studenti locali di Napoli a causa di una spesa spesso insostenibile dalle loro stesse famiglie, si sono accampati nel cortile dell’università per chiede al comune di fare la propria parte in questa vicenda, mettendo magari a disposizione più alloggi per gli studenti in modo da calmierare i prezzi di un mercato ormai quasi inaccessibile per loro. Per questo chiedono al comune un piano casa straordinario in grado di andare incontro alle loro esigenze alloggiative per motivi di studio. In pratica vorrebbero che il sindaco intervenisse con una deregulation nell’ambito del mercato alloggiativo napoletano troppo spesso condizionato dal crescente utilizzo delle case sfitte come case vacanza oppure come B&B. Una delle alternative individuate dal sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, potrebbe essere quella di mettere a disposizione degli studenti le caserme militari dismesse e gli alloggi di Fuorigrotta dell’Asl a prezzi accessibile per le finanze della famiglie degli studenti “fuori sede”.