23 Giugno Giornata Mondiale degli abbracci, delle vedove e dei servizi pubblici

23 giugno 2023 | 07:00
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23 Giugno Giornata Mondiale degli abbracci, delle vedove e dei servizi pubblici

Il 23 giugno si festeggia la ” Giornata mondiale degli Abbracci”, nata da un’ iniziativa sociale, avuta origine a Sidney, Australia, nel 2004, detta ” Free Hugs Compaign” ossia “Abbracci gratis”.
Vi parteciparono e vi partecipano tutt’ ora, persone comuni , che appunto offrono abbracci gratis.
Detta così può apparire come un festa semplice, divertente ma che non desta grande interesse. Invece è tutto il contrario: ci accorgiamo quanto sia importante una cosa, solo nel momento in cui ci viene a mancare.
Il calore di due braccia che ti accolgono, è qualcosa di cui necessitiamo. Da piccoli abbiamo da subito quello della mamma, che ci accompagnerà per tutta la vita, quello dei nonni, dei fratelli e poi quello degli amici, che sono le nostre famiglie allargate. Il conforto di darlo e riceverlo è un gesto che accompagna tutta la nostra vita: ci consola quando siamo tristi e sconsolati, ci lusinga quando siamo felici, ci riempie d’ amore quando siamo con la nostra metà del cuore. Nata in Australia con lo scopo semplicemente di offrire un atto casuale di gentilezza disinteressata. Nato da un video pubblicato su YouTube, il successo ha dato luogo a un fenomeno di Internet che ha trasformato free hugs in una sorta di movimento internazionale spontaneo, con imitatori in diverse parti del mondo. Può succedere, camminando tranquillamente per le strade di ritrovarsi in mezzo alla Free Hugs, diffusasi ormai in molte altre città del mondo, vi partecipano persone comuni che offrono abbracci gratis ai passanti, in luoghi pubblici come parchi e grandi vie pedonali.
L’abbraccio è un gesto efficace per comunicare all’altra persona: “Proteggiamoci l’un l’altro, scambiamoci reciproca fiducia ed affetto”.

Allo stesso tempo è anche la GIORNATA DELLE VEDOVE proclamata dalle Nazioni Unite per aumentare la consapevolezza della situazione difficile delle vedove in tutto il mondo, ma soprattutto nei paesi più poveri ed arretrati. Essere una vedova in questi paesi è peggio di una condanna a morte.
Assente nelle statistiche, inosservato dai ricercatori, trascurate dalle autorità nazionali e locali, e per lo più trascurato da organizzazioni della società civile – la situazione delle vedove è, in effetti, invisibile. Eppure, l’abuso delle vedove e dei loro figli costituisce una delle più gravi violazioni dei diritti umani e ostacoli allo sviluppo di oggi. Milioni di vedove del mondo devono sopportare condizioni di estrema povertà, emarginazione, violenza, senza casa, senza diritti. Le vedove sono disconosciute dalla propria famiglia e dalla società. Affrontano la doppia discriminazione per essere donne e vedove. Attualmente ci sono vedove oltre 258 milioni nel mondo, che hanno 585 milioni di figli. Oltre 100 milioni di vedove vivono in estrema povertà e lottano per sopravvivere.
Le vedove sono spesso vittime di stupro, tortura e obbligate a prostituirsi. Molti dei loro figli muoiono prima dei 5 anni, ma quelli che sopravvivono devono lavorare in condizioni disumane per contribuire al mantenimento della famiglia.

Il 23 giugno per l’ Assemblea generale delle Nazioni Unite è anche la GIORNATA MONDIALE DEI SERVIZI PUBBLICI, i sindacati ed i lavoratori pubblici festeggiano questa data per le strade d’Europa e di tutto il mondo. È a Giornata ONU in cui si intende celebrare il valore e la virtù di pubblico servizio per la Comunità; evidenziare il contributo del servizio pubblico nel processo di sviluppo; riconoscere il lavoro dei funzionari pubblici e incoraggiare i giovani a intraprendere una carriera nel settore pubblico.
Dalla prima cerimonia di premiazione nel 2003, le Nazioni Unite hanno ricevuto un numero crescente di richieste da tutto il mondo.
Il messaggio del Segretario delle Nazioni Unite Ban Ki-moon: “La celebrazione della Giornata del Servizio Pubblico giorno evidenzia il prezioso contributo dei funzionari e amministratori nei nostri sforzi per costruire un mondo migliore per tutti.”

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