Accusata di aver ucciso 4 figli in culla, scarcerata dopo 20 anni: i bambini morti per rarissima malattia

6 giugno 2023 | 17:54
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Accusata di aver ucciso 4 figli in culla, scarcerata dopo 20 anni: i bambini morti per rarissima malattia

Finisce, dopo 20 anni, l’incubo di una madre accusata di aver ucciso in culla quattro figli.

E’ la tragica storia di Kathleen Folbigg, definita la “peggior serial killer d’Australia”, oggi 55enne, nel 2003 condannata a 25 anni di carcere, per le morti improvvise dei suoi quattro figlioletti, tutti di età compresa tra 19 giorni e 19 mesi, avvenute tra il 1989 e il 1999.

Fu condannata per le morti improvvise dei suoi quattro figlioletti, tutti di età compresa tra 19 giorni e 19 mesi, ma, dopo 20 anni di carcere è stata graziata a seguito di nuove ricerche scientifiche che hanno scoperto difetti genetici dei bimbi.

Si era sempre professata innocente, ma nessun giudice le aveva creduto. Per gli inquirenti e i giudici era stata lei a ucciderli soffocandoli nel sonno.
Una nuova inchiesta avviata due anni fa però ha portato infine a una svolta. Di fronte alle nuove prove scientifiche e medico legali, gli stessi pubblici ministeri infatti hanno confermato che le ricerche sulle mutazioni genetiche hanno cambiato le loro convinzioni sulla morte dei bambini fino a spingere il procuratore generale del New South Wales a dichiarare che ci sono ragionevoli dubbi che la signora Folbigg sia colpevole dei reati contestati.

Secondo le nuove prove scientifiche, le morti dei bambini sarebbero dovute a cause naturali.

Si conclude così a sorpresa il caso della “peggior serial killer d’Australia”, così come venne definita la donna dopo la morte in culla dei figli. “È stato un calvario di 20 anni per lei… le auguro pace”, ha dichiarato il Procuratore generale dopo aver annunciato oggi la scarcerazione della donna.

Il gruppo di ricerca dell’Australian National University, ha affermato che nel DNA della signora Folbigg vi era un’insolita sequenza genetica immediatamente evidente prima ancora che i campioni dei bambini fossero analizzati. Secondo i ricercatori, ci sono solo 134 casi noti in tutto il mondo della condizione cardiaca potenzialmente mortale legata alla mutazione genetica dei piccoli.

La grazia per la signora Folbigg però non le dà diritto a un risarcimento perché non annulla le condanne.