Affitti brevi, Confesercenti: «Serve una legge nazionale uniforme per salvaguardare i centri storici»
«Le nostre istanze sono state ascoltate» Confesercenti torna ad intervenire sugli affitti brevi. «Il Governo ha mantenuto l’impegno preso di avviare l’iter per normare le locazioni turistiche prima dell’arrivo dell’estate».
L’associazione di categoria era la settimana scorsa a Roma, al Ministero del Turismo, dove è stato presentato il disegno di legge che disciplinerà la gestione delle locazioni brevi.
«Serve una normativa nazionale uniforme che salvaguardi i centri storici. Il sistema degli affitti brevi può essere da una parte un’opportunità per quei piccoli borghi delle aree interne (anche maremmane) che presentano un patrimonio edilizio inutilizzato o sottoutilizzato a seguito del calo demografico e della forte diminuzione dei residenti, stimolando la frequentazione ed i consumi dei non residenti, a beneficio dei piccoli negozianti – afferma il direttore provinciale Confesercenti Andrea Biondi -. Un’occasione di riqualificazione del territorio e di rilancio per un altro tipo di turista, che cerca una vacanza differente da quella che possono offrire invece gli alberghi delle località balneari, dove invece il sistema dell’affitto breve è forte di fenomeni di overtourism con tutte le problematiche connesse: maggiore produzione di rifiuti, solitamente non tracciata e fuori controllo, gestione difficoltosa della viabilità e dei parcheggi, elusione delle norme di pianificazione urbanistica che fissano il tetto massimo dei posti letti per ogni comune in condivisione con il sistema regionale di copianificazione, oltre ad essere un sistema ricettivo che premia la rendita, contro il sistema ricettivo professionale, generatore di lavoro, andando infine a disincentivare la residenza».
«Se fino a poco tempo fa assistevamo per lo più a singoli che affittavano stanze per brevi periodi, adesso siamo di fronte a vere e proprie organizzazioni imprenditoriali che gestiscono residenze a scopo turistico con fiscalità agevolate. Sono attività senza controllo o obblighi di legge da rispettare che rappresentano una vera e propria concorrenza sleale nei confronti delle realtà ricettive cittadine che operano invece secondo precisi standard di sicurezza e qualità».
Confesercenti nazionale annuncia dunque un documento emendativo in cui suggerirà alcuni cambiamenti al disegno di legge, che attualmente appare insufficiente nelle previsioni di regolamentazione di un fenomeno esploso negli ultimi anni. Lo ha ribadito anche la Presidenza regionale di AssoHotel, riunitasi questa settimana, alla quale ha partecipato, portando la propria testimonianza, il presidente provinciale Amedeo Vasellini.