Agenti di polizia arrestati per presunte torture in carcere a Verona

15 giugno 2023 | 14:47
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Agenti di polizia arrestati per presunte torture in carcere a Verona

Un silenzio che fa rumore quello tenuto da quattro dei 5 agenti di polizia in servizio nella questura di Verona, arrestati per presunte torture, durante gli interrogatori di garanzia davanti al Gip Livia Magri.

Solo uno ha parlato. Si tratta di Roberto Da Rold, il quale ha sostenuto di aver reagito a una ‘provocazione’ della persona fermata. Gli altri agenti si sono avvalsi della facoltà di non rispondere.

Per Federico Tomaselli, uno degli avvocati che lo difende, Stefano Casali, ha annunciato che nei prossimi giorni verrà presentata ai pm titolari del procedimento una memoria difensiva “sulla quale stiamo ancora lavorando”, con “elementi oggettivi a discarico” dell’indagato, che si è avvalso della facoltà di non rispondere.

Si tratta, ha precisato, di attività che richiedono tempi tecnici: “Dobbiamo ad esempio estrapolare da una ‘body cam’ delle immagini riprese dagli agenti a loro tutela” sui fatti contestati. Tomaselli aveva con sé la body cam, “ma anche altri poliziotti ne avevano”, ha aggiunto Casali.

Oltre ai cinque di stamani, il Gip sentirà di seguito anche gli altri 17 agenti indagati, per i quali i magistrati avevano chiesto l’emissione di provvedimenti disciplinari.

A essere sentiti sono stati anche l’ispettore Filippo Failla Rifici, e gli agenti Alessandro Migliore e Loris Colpini. Per quanto riguarda la posizione di Migliore, il principale indagato per le violenze e per il falso in un verbale di perquisizione, assistito dagli avvocato Marco Pezzotti e Carlo Alberto Lerco, non è prevista la presentazione di istanza al Tribunale del Riesame.

Il Gip di Verona Livia Magri, intanto, ha fatto sapere che fisserà un incidente probatorio per verbalizzare e ‘fissare’ le dichiarazioni delle presunte vittime dei pestaggi in questura, che avevano portato a cinque arresti e 17 denunce nei confronti di altrettanti agenti del reparto Volanti.

Una richiesta in questo senso è stata avanzata dai sostituti procuratori, Carlo Boranga e Chiara Bisso. L’udienza avverrà con ogni probabilità al termine degli interrogatori di garanzia.