Silvio Berlusconi ha segnato la scena politica italiana per quasi trent’anni, ma il suo percorso non è stato sempre lineare.
L’ex primo ministro è stato imputato negli anni per reati che vanno dalla corruzione al concorso in strage, dal falso in bilancio alla concussione fino al vilipendio dell’ordine giudiziario e alla prostituzione minorile.
Tutti i processi si sono conclusi con la prescrizione, con l’assoluzione o con l’archiviazione. Tutti i processi, tranne uno: la condanna definitiva arriva il primo agosto del 2013, la sentenza prevede 4 anni di carcere, 3 dei quali coperti da indulto, per la frode fiscale di 7,3 milioni di euro commessa con la compravendita di diritti tv Mediaset ai empi in cui era presidente del Consiglio.
Per la pena residua Berlusconi chiese l’affidamento in prova ai servizi sociali e decade da senatore per via della Legge Severino. L’incandidabilità durerà sei mesi.
Lo scontro con la magistratura
La sua battaglia con la magistratura inizi però ben prima, il 22 novembre 1994, giorno in cui Berlusconi, che presiedeva da capo del governo una conferenza mondiale delle Nazioni Unite, riceve l’invito a comparire dalla Procura di Milano che indagava su presunte tangenti alla Guardia di Finanza.
Da quel momento seguono numerosissime inchieste e processi nel capoluogo lombardo: dal caso All Iberian per 21 miliardi di presunti finanziamenti illeciti a Bettino Craxi, conclusosi con il proscioglimento per prescrizione di Berlusconi, ai processi Sme e Lodo Mondadori, dal processo per la corruzione dell’avvocato inglese David Mills, prescritto anche questo, al caso Mediatrade.
Berlusconi ha sempre respinto le accuse combattendo una battaglia personale contro quelle che definiva “toghe rosse” magistrati politicizzati divenuti “un cancro della democrazia” aveva detto in uno dei più duri attacchi rivolti alla magistratura.
La storia giudiziaria del leader di Forza Italia è passata poi attraverso amnistie come quella della presunta appropriazione indebita per la vicenda di Villa Macherio, fino agli anni più recenti. E forse ai processi più odiosi per lui: quelli per gli scandali sessuali legati al caso Ruby, alle feste a luci rosse ad Arcore e alla corruzione in atti giudiziari delle ragazze che le frequentavano. Tutti processi in cui è stato assolto.