Body Cam per i vigili di Vietri sul mare, se ne parla anche ad Amalfi e Sorrento . Ma ci sono anche dei dubbi

Body Cam per i vigili di Vietri sul mare, se ne parla anche ad Amalfi e Sorrento . Ma ci sono anche dei dubbi . La polizia municipale di Vietri sul mare in provincia di Salerno, è la prima in Costiera amalfitana a dotarsi di body cam. Se ne parla anche ad Amalfi e a Sorrento. Ma ci sono anche dei dubbi .
Le forze di polizia che nel 2022 hanno ricevuto questo strumento sono un migliaio in tutta Italia. Ma è un argomento di estrema delicatezza , se ne potrebbe fare anche un uso improprio , e in molte realtà, dopo averle acquistate e sperimentate, poi non sono partite.
A Bologna , per esempio, si dibatte sull’argomento il Comune frena. “Il tema è molto complesso”, sottolinea la delegata, segnalando che perfino “le amministrazioni che pure si sono dotate di questo strumento, essendo in una fase sperimentale, hanno cercato di utilizzare dei disciplinari che possano tutelare da un utilizzo esondante rispetto all’obiettivo”.
In questi casi “la prima cosa è studiare” e per questo “abbiamo acquisito dall’azienda leader sul mercato italiano le specifiche tecniche dello strumento per capire tutti gli aspetti sotto il profilo sia delle potenzialità che delle criticità”.
Le body cam possono essere “uno strumento a tutela di tutti, sia degli operatori di polizia che del cittadino che eventulamente può subirne una mala condotta.
Dopo un periodo iniziale di sperimentazione in alcune grandi città italiane, l’utilizzo degli strumenti di ripresa audio-video c.d. “Bodycam” o “Body Cam” si sta espandendo a macchia d’olio in molte realtà minori, come utile strumento per aumentare la sicurezza e l’efficacia delle attività svolte dal personale di Polizia Locale.
Le Bodycam secondo una definizione tecnico-giuridica appartengono alla categoria di apparati tecnologicamente avanzati di “ripresa audio-video”, funzionali alla registrazione di “momenti” salienti dell’attività di servizio di Polizia, che è importante “cristallizzare”, per esigenze probatorie e di tutela della sfera penale e disciplinare dell’operatore “su strada”.
È di palmare evidenza che tali strumenti rappresentano in primis una garanzia per l’operatore che le utilizza, e per la collettività che al riparo da qualsivoglia “eccesso operativo” degli agenti operanti. L’utilizzo pressoché massivo fatto da molti anni nei paesi di matrice anglosassone ci suggerisce che in pochi anni entreranno a fare parte della “dotazione ordinaria” di tutte le FF.PP. statali e locali.
Gli apparati, quattro in tutto, acquistati con 12 mila euro di finanziamento dal Ministero degli Interni sulla sicurezza, assegnati di volta in volta agli agenti di pattuglia a presidio del territorio, fanno parte della dotazione aggiuntiva al servizio della Polizia Locale condivisa con la Prefettura di Salerno nell’ambito di un protocollo sulla sicurezza.