Castellammare di Stabia: addio termalismo, al posto delle terme sorgerà un polo ospedaliero
Resterà solo il Parco dei Cigni e il Centro Congressi e nulla più. Tutto il resto passerà alla regione Campania che realizzerà il nuovo ospedale. Purtroppo queste sono le sciagurate conseguenze provocate dalla mala politica stabiese che nell’ultimo ventennio è riuscita a dilapidare un patrimonio immobiliare ed ambientale immenso. Quindi, siamo ai titoli di coda di una vicenda che cambierà il volto alla città. Ormai i passi decisivi tra la regione e il comune sono cosa fatta. Anche l’avvento della commissione straordinaria è stata decisiva nella vicenda, insieme a tutti quei personaggi che si sono avvicendati in questi anni nella gestione del patrimonio immobiliare del comune. Stiamo parlando della SINT, la società comunale proprietaria degli immobili termali oggi in liquidazione. Al comune resteranno solo le briciole di quel patrimonio. Lo schema di protocollo d’intesa per la realizzazione del polo ospedaliero è stato approvato dalla commissione straordinaria alla guida del comune. Nell’area ex termale sorgerà il nuovo ospedale scongiurando la perdita di un patrimonio che, diversamente, sarebbe stato saccheggiato dai privati. L’impegno finanziario della regione per realizzare il tutto è di circa 180 milioni, di cui 13,5 serviranno per acquisire i beni che una volta erano della SINT oggi in liquidazione per fallimento. In sostanza la regione dovrà ricomprare quello che era già di proprietà del comune di Castellammare di Stabia. In particolare l’ente di Santa Lucia dovrà sborsare 13,5 miolioni di euro per comprare il complesso termale delle Nuove Terme, l’hotel e l’intera area di parcheggio. Cioè, per essere più precisi, l’ex patrimonio termale alla destra della strada panoramica salendo dal viale Europa verso Scanzano resterà di proprietà del comune mentre quella a sinistra della stessa strada sarà acquistata dalla regione Campania. Con i 13,5 miliardi che incasserà il tribunale fallimentare pagherà poi tutti i debiti della SINT e addio termalismo a Castellammare di Stabia.