Castellammare di Stabia: le mani della camorra sulle aree industriali dismesse di via De Gasperi
Aperta un’inchiesta a seguito del rapporto antimafia che ha acceso i riflettori sulla zona periferica a nord di Castellammare di Stabia dove ci sono varie aree industriali dismesse
Le mani della camorra sulla città di Castellammare di Stabia. Dove c’è da lucrare e fare facili affari arrivano loro e spazzano via tutto quello che si contrappone alla loro volontà. Stiamo parlando dei clan di camorra egemoni nell’area stabiese. Stiamo parlando dei clan Cesarano e D’Alessandro che hanno fiutato l’affare e stanno cercando di acquistare alcune aree industriali dismesse nelle periferia a nord della città. In particolare l’area dismessa dell’ex Avis di via De Gasperi. Ma le forze dell’ordine rimangano attente e vigili su quanto sta accadendo in quell’area di Castellammare di Stabia e hanno acceso i riflettori sull’asta fallimentare che dovrà tenersi prossimamente per la vendita dell’area ex area industriale di costruzione di treni per le ferrovie dello stato. A tale proposito vale la pena ricordare che il Tribunale Fallimentare di Torre Annunziata proprio in questi giorni ha sospeso l’asta riguardante vendita dei beni in questione che si doveva tenere nella prossima settimana. Ufficialmente perché l’area è inquinata dall’amianto e prima di procedere alla sua alienazione occorre quantificare il costo che dovrà eventualmente sostenere per la bonifica da parte di un potenziale acquirente. Tuttavia crediamo che anche la vicenda legata all’acquisto dell’area da parte di prestanomi della camorra ha potuto incidere sulla sospensione del bando. Gli inquirenti sono convinti che dietro ad alcune imprese che potrebbero partecipare all’asta ci sono aziende prestanome dei clan, come del resto evidenziato anche dall’ultima relazione semestrale della Direzione Investigativa Antimafiaare presentata al Ministero degli Interni. Da qui la necessità da parte delle forze dell’ordine di attenzionare soprattutto ciò che accade nell’area nord della città dove lo sviluppo turistico sembra sempre di più alle porte e a quanto pare la criminalità organizzata ha fiutato la possibilità di mettere a segno lucrosi affari.