Esame di terza media, alunno non si presenta, il preside lo va a prendere a casa
Fatto curioso accaduto in una scuola media in provincia di Parma. Un alunno, Alessandro (nome di fantasia), mancava all’appello. La preoccupazione degli insegnanti era palpabile. Dopo tentativi di contatto via cellulare con Alessandro e i suoi genitori, il dirigente scolastico ha deciso di fare un passo oltre quanto previsto da protocolli e burocrazia. Ha chiesto l’indirizzo del ragazzo, ha preso la macchina e si è diretto verso casa sua.
All’arrivo del preside, Alessandro è apparso alla porta ancora in pigiama, chiaramente sorpreso. Credeva che l’esame fosse solo orale, non era a conoscenza della prova scritta prevista per quella mattina. Realizzando l’errore, Alessandro si è immediatamente preparato per l’esame, consapevole che i suoi compagni e insegnanti lo stavano aspettando.
Se Alessandro non fosse stato rintracciato, l’anno scolastico sarebbe andato perduto. Le sessioni suppletive esistono, ma sono riservate per assenze giustificate da motivi seri, non per dimenticanze.
La storia di un preside che prende l’iniziativa di andare a casa di uno studente assente il giorno dell’esame è un esempio potente di responsabilità e cura, lavorando contro la dispersione scolastica, una problematica molto sentita in Italia. “La scuola è fatta di relazioni, non di burocrazia e protocolli” sottolinea il dirigente.
La vicenda di Alessandro è finita bene, grazie alla prontezza e alla cura del preside, che ha dimostrato un senso di responsabilità straordinario. Con un sorriso, conclude: “Se non viene domani, lo vado a prendere ancora: Alessandro deve fare il suo esame di terza media”.