Francesco Nuti, la sua vita tra alti e bassi amato da tutti

14 giugno 2023 | 14:35
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Francesco Nuti, la sua vita tra alti e bassi amato da tutti

Sembra l’ennesimo scherzo di una via piena di cattive sorprese, quello che ha colpito l’attore, regista e cantante italiano: morire lo stesso giorno di Berlusconi lo condanna ancora una volta al silenzio e all’anonimato.

Francesco Nuti è rimasto nel cuore di tutti noi per la sua bravura e simpatia, ma che purtroppo non lo hanno salvato da un destino crudele, che lo ha abbandonato tra le scomode braccia della depressione troppo presto e troppo a lungo e che ha visto Nuti percorrere un strada tortuosa per poter finalmente raggiungere la così tanto bramata luce infondo al tunnel.

Francesco Nuti si è spento all’età di 68 anni, strappato alla vita troppo presto, e a darne il triste annuncio è stata la figlia Ginevra, assieme ai familiari, che ringraziano di cuore il personale sanitario e tutti coloro che hanno avuto in cura l’attore nel lungo periodo della malattia, in particolare il personale di Villa Verde di Roma.

La malattia

È il 2003 quando in una telefonata all’agenzia Ansa minaccia il suicidio, visto come unica soluzione alla sfiducia e all’indifferenza dei produttori. Poi una serie di ricoveri e cure contro il suo male di vivere. Vari i tentativi di tornare a lavorare, con molte difficoltà.

Il 2 settembre del 2006 l’attore viene trovato nella sua casa dei Parioli in coma in seguito ad una emorragia cranica e ricoverato d’urgenza al Policlinico Umberto I. Poi una lunga e difficile riabilitazione neuro-motoria, una strada tutta in salita, affrontata con coraggio e determinazione.

Dopo l’incidente domestico e l’ematoma cranico del 2006, per cui rimase in coma diversi mesi, Nuti era stato poi colpito da emorragia cerebrale nel 2016.

Il ricordo di Carlo Conti

Carlo Conti racconta all’ANSA ciò che lui provava verso Nuti e, con la voce colma di commozione, dice: “Con Pieraccioni e Panariello abbiamo sempre guardato a lui come a un punto fermo per lo spettacolo, il cinema, la televisione, quella degli anni di Non Stop, della Smorfia, di Verdone, di Troisi, una generazione di fenomeni. Per non parlare dell’avventura cinematografica che ha rappresentato passaggi importanti per la commedia. Poi è nata anche una grande amicizia che ci ha visto spesso insieme. Il calvario lunghissimo che ha affrontato ci lascia senza parole, il mio abbraccio va soprattutto a Ginevra”

Lo ricordano con grande affetto anche Carlo Verdone e Leonardo Pieraccioni con dei post su Facebook.