Il Museo della costa amalfitana, buona l’idea di Sigismondo Nastri
Parliamo di Museo dei tesori artistici, dei mestieri e della tradizione per la Costiera amalfitana
Sigismondo Nastri, a margine di uno dei suoi tanti intervsenti per la costa d’Amalfi, affaccia l’idea ottima di un Museo della costa,
Chissà se Sigismondo ricorda che all’epoca della vicepresidenza della Provincia di Salerno , con poteri di presidente, di Gaetano Gargano , con Aantonio Guerritore assessore, fu proposto di poter aprire un museo della costa, indicando come sede opportuna,anche su nostro suggerimento, il castello Mezzacapo sul promontorio a mare di Minori, allora non ancora del tutto trasformato in residences.
Furono avviati diversi contatti anche a livello regionale, si fecero programmi, ma mancarono le necessarie adesioni economiche, come normalità delle cose della costa amalfitana, all’epoca eterna derelitta.
Contenti che Sigismondo Nastri abbia riaffacciato l’idea: che sia, però supportata da contributi soprattutto economici.
Ecco il post di Sigismondo Nastri
Sono sempre grato a Gennaro Falcone che, da Tramonti, mi mandò – credo, sei anni fa – il ritaglio di giornale postato qui: il Roma di martedì 27 luglio 1976.Mostra uno degli aspetti che resero grande l’Amalfi by night: la riscoperta e la valorizzazione, in chiave turistica, dell’artigianato tipico della Costiera.In questo caso, è raffigurato il maestro cestaio Giuseppe Falcone, padre di Gennaro. Un mestiere che (spero di essere smentito) mi sembra sia scomparso con lui.Uno dei tanti mestieri che venivano esercitati sul territorio, ormai estinti, di cui bisognerebbe conservare memoria.Rilancio, perciò, ancora una volta l’idea di realizzare il Museo della Costa d’Amalfi: etnografico-antropologico, delle tradizioni e delle arti, dei mestieri, degli usi e costumi, ecc. ecc.Mi auguro che qualche amministrazione comunale lungimirante raccolga la proposta. Añche se non ho più l’età per lanciarmi nell’impresa, sono disposto a collaborare.