“L’attimo fuggente”, film cult, storia di un insegnate speciale, debuttò ufficialmente il 2 giugno del 1989 nelle sale americane
«Sono salito sulla cattedra per ricordare a me stesso che dobbiamo sempre guardare le cose da angolazioni diverse. E il mondo appare diverso da quassù». Lo stupore e l’ammirazione dei suoi studenti accolgono le parole dell’insegnante davvero speciale, protagonista del film L’attimo fuggente.
La vicenda è ambientata nell’austera Accademia Welton, dove regna una severa disciplina e una mentalità conformista. Un universo che viene sconvolto dall’arrivo del nuovo docente di materie umanistiche, John Keating, i cui metodi d’insegnamento incontrano l’entusiasmo dei ragazzi, liberi di esprimere la propria creatività e le proprie aspirazioni.
Alcuni di loro trovano nel professore un’ulteriore spinta ad avvicinarsi alla poesia, che decidono di coltivare clandestinamente fondando la Setta dei poeti estinti. Il nuovo clima provoca la contrarietà degli altri docenti, capeggiati dal preside Nolan, strenui difensori della tradizione conservatrice dell’accademia.
Girato in appena due mesi, il film debuttò ufficialmente il 2 giugno del 1989 nelle sale americane, dove venne proiettato con il titolo originale Dead Poets Society (ossia “setta dei poeti estinti”). L’accoglienza fu ottima e presto divenne un cult, facendo entrare nella memoria collettiva frasi e situazioni riportate nella storia.
Williams, che per la parte si era ispirato al suo professore di storia John C. Campbell, sfiorò l’Oscar per la seconda volta, mentre alla pellicola venne assegnata una statuetta per la “Miglior sceneggiatura originale”.
Ancora oggi, a distanza di 34 anni, le nuove generazioni vedono con molto interesse questo film, che presenta ciò che è il vero insegnante: una figura che sprona a cercare dentro sé stessi la propria attitudine, ed a far capire che la vita non appartiene a modelli sociali, economici ed a dinastie di famiglia, ma solo a sé stessi ed a ciò che si è propensi a voler fare nel mondo.