Minori, Costiera amalfitana Minori stanca e molto. Sono lontani i tempi in cui Minori, che è stato sempre considerato uno dei borghi eccellenti della Campania, era il centro dei programmi di vacanza sana, di relax, di attrazione turistica semimorbosa da parte del jet set di allora principalmente romano e dintorni ” Dove andiamo quata volta? ma a Minori da Carmine, da Gaspare, da Leone.
E li trovavi per le stradine o a Villamena o seduti ai tavoli di pochi bar o ristoranti e per lo più al bar della piazza centrale da Leone o per una granita da Antonio ‘e Lilina (papà dei de Riso): attori famosi, registi, artisti, industriali, nobili, il capo degli ebrei di Roma, illustri personaggi della medicina e del giornalismo. Tutti a Minori (immaginarsi che Bruno Fontana con casa a Maiori veniva per la spesa a Minori) o ospiti di Luzzato, di Colla, di Dickman o Berdini tra Il Monaco, villa Camera ed altre location. Qualcuno preferiva prendere una stanza da Gaspare al Caporal. E arrivavano poi Falivena, Tramontano, Mario Carotenuto e poi venne Luigi d’Angerioi, il principe dello Scarpariello, con padre Eligio, Rivera e tanti altri ospiti e don Lurio amico di Adriana Luzzato che naviagava con la Rana, bella barca. E c’era una calma e tutti ad ascoltare CARMINUCCIO l’antiquario anfitrione a d iniziare da Eduardo de Filippo, Luchino Visconti ed altri.
E la sera questi ospiti si deliziavano, dopo cena, al suono di chitarra e mandolino e la voce di Tonino ‘o
Vuarra Vuarra o di Caldarano ( un Lembo che cantava per Kennedy o altri notabili americani) che portavano la serata alla bella di turno o alle compiacenti tedesche (quelle della prima ora)
Bello, sublime, rilassante, poetico e, senza l’assillo del chiasso degli scooter, sentivi anche il,mare accompagnare la musica.,
Ora Minori non si riconosce o, meglio, noi anziani non la riconosciamo più.
Presa d’assalto dalla tavolinizzazione imperante nelle piazze, nei vicoli, al lungomare chiude i turisti in una morsa pregna di sudore e di odore di cibo ovunqie ci si gira.
Presa d’assalto dal rumore imperante ovunque, se stai seduto al bar per chiacchierare con chi side con te devi alzare la voce; se vuoi prendere il battello (ottima cosa) per andare ovunque devi fare la fila sotto il sole; se vuoi prendere un pò di sole alla spiaggia attrezzata devi pagare minmo 30 euro; se vuoi fare una passeggiata per scoprire angoli scenografici nei vicoli devi fare molta attenzione o ad evitare materiale edilizio per i continui lavori in corso ad ogni ora o evitare scooters che vi scorazzano impertinentemente; se vuoi attraversare la strada devi farlo a tuo rischio perchè nessuno ti da una mano; se vuoi fare una passeggiata al lungomare attenzione alle biciclette non dei piccini mna degli adulti E tutto questo stanca. Per sfuggire se sei agile non resta che il sentiero dei limoni (grazie dott. Michele Ruocco) o l’ascesa di oltre mille scalini per la sublime Ravello (dove spesso si lamentano che arriva il rumore di Minori)
E quello che più arreca fastidio è il fatto che turisti del calibro citato prima non ci sono più
Di chi la colpa? Nostra e solo nostra. Non siamo stati capaci di sfruttare la bella “CARTOLINA MINORI” intatta come 100 anni addietro, con lo stesso panorama, la stessa facciata del lungomare riveduta e corretta. Siamo refrattari al buon e corretto vivere comune