Nuovo quadro accosti della Campania, appalti Vie del Mare e porti di Positano, Amalfi, Sorrento e Capri
Nuovo quadro accosti della Campania, appalti Vie del Mare e porti di Positano, Amalfi, Sorrento e Capri Il consigliere regionale della Campania Luca Cascone, Presidente della IV Commissione, ha reso noto che “dopo un tavolo di confronto durato due mesi – che ha visto coinvolti la Regione Campania con gli uffici della Direzione Mobilità, le Capitanerie di Porto di Napoli e Salerno, con particolare attenzione ai porti di Amalfi, Positano, Capri e Sorrento, oltre che tutte le compagnie che esercitano servizio di trasporto passeggeri – è stato finalmente approvato il quadro accosti che consentirà di fornire un servizio di mobilità completo per pendolari e turisti per le isole e per le costiere della nostra regione”.
“Il risultato di riorganizzazione del quadro accosti, dopo oltre 20 anni, ha consentito di garantire i servizi di mobilità nel rispetto delle condizioni di sicurezza dovute alle caratteristiche delle singole infrastrutture portuali”, ha aggiunto Cascone, sottolineando che “solo la grande disponibilità e il senso delle istituzioni di tutti gli attori coinvolti ha consentito, dopo un lavoro estenuante, l’individuazione degli orari per garantire nei diversi porti della Campania oltre 500 corse di collegamento”.
Entro fine mese si procederà anche alla affidamento dei servizi per il Metro del Mare fino all’estate del 2025.
“Per migliorare ancora le condizioni di sicurezza nei porti della Campania, dopo i 150 milioni di euro investiti nella precedente programmazione, quest’anno verrà pubblicato un nuovo bando per finanziare -ai Comuni – ulteriori interventi di manutenzione straordinaria ed ampliamento nei porti della regione, partendo da quello dell’isola di Capri”, ha concluso Cascone.
Speriamo che la problematica dei moli e porti, in particolare in Costiera amalfitana e Capri, che sono al collasso, venga affrontata in maniera razionale. Per quanto riguarda Positano se non si fa anche una barriera entro il “ciglio”, sarebbe a 150 metri dalla banchina, oltre c’è una voragine in pratica, ci si ritroverà a lavorare di nuovo al molo. Inconcepibile i lavori anche a giugno, ma anche l’eccesso di linee concesse.