Oggi la Chiesa festeggia San Ranieri di Pisa

17 giugno 2023 | 07:00
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Oggi la Chiesa festeggia San Ranieri di Pisa

Oggi la Chiesa festeggia San Ranieri di Pisa

Nato a Pisa verso il 1115 – nel periodo aureo della repubblica marinara – da una famiglia di agiati mercanti, mentre era destinato a continuare l’azienda paterna, avendo conosciuto il beato Alberto, suo concittadino, si diede ad una intensa vita spirituale e, verso il 1140, si imbarcò per la Palestina deciso a imitare Cristo proprio là dove aveva vissuto. Vi rimase per tredici anni, visitando tutti i luoghi santi, elemosinando il cibo e dimorando preferibilmente sul Calvario presso il Santo Sepolcro, dove un sacerdote gli diede una rozza tunica da eremita. Fallita la seconda Crociata, nel 1153, Ranieri dovette tornare a Pisa, dove fu accolto con rispetto dai canonici del duomo e dal popolo, ai quali i pisani che frequentavano la Palestina per commercio avevano parlato della sua vita di penitente. Dopo un anno trascorso nel monastero di S. Andrea, si trasferì a S. Vito, svolgendovi una intensa attività apostolica: col consenso del clero, pur essendo un semplice laico, aveva il permesso di predicare, perché con la sua parola attirava le folle e operava conversioni. Il suo biografo, il canonico Benincasa che era stato il suo confidente, racconta che fin dalle prime ore del mattino c’erano persone che lo aspettavano e a volte restavano fino a tarda sera per ascoltarlo e sperimentare i suoi poteri taumaturgici. Ranieri morì il 17 giugno 1160 ed era tale la fama che lo circondava, che fu subito acclamato santo: il suo corpo fu portato in duomo processionalmente, col clero in testa, e sepolto nella cappella del SS. Sacramento. Ne fu composta l’ufficiatura liturgica e fu dichiarato patrono della città e della diocesi; nel 1628, il 17 giugno fu considerato festa di precetto per i pisani. A canonizzare Ranieri sarebbe stato Alessandro III, che fu papa dal 1159 al 1181. Ogni anno, alla vigilia della sua ricorrenza, migliaia di luci si accendono lungo l’Arno per onorarlo: è la plurisecolare “luminaria pisana” seguita., il giorno dopo, dalla regata storica.