Pellegrinaggio a Crapolla sulle orme di San Pietro

29 giugno 2023 | 11:36
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Pellegrinaggio a Crapolla sulle orme di San Pietro

Pellegrinaggio a Crapolla sulle orme di San Pietro  . Una delle più belle tradizioni della Penisola Sorrentina e Costiera amalfitana era il pellegrinaggio a Crapolla, dove si dice sia sbarcato San Pietro. Qualcuno diche che si andato anche verso la costa di Amalfi, allo “Scaricaturo”, fra Positano e Piano di Sorrento, tanto è vero che anche ai Colli di San Pietro, appunto, si festeggia il Santo. Lucio Esposito e Sara Ciocio già l’anno scorso fecero un reportage per dire come siano cambiati i tempi , con l’overtourismo a Marina di Cantone di Nerano non riuscirono a trovare neanche una barca, La curiosità è che a Massa Lubrense si festeggia anche a Monticchio San Pietro, con la sagra della lumaca

REPERTORIO INCOM

data: luglio 1950  durata: 00:04:00  colore: b/n sonoro: muto  codice filmato: RI0003702

Generico giugno 2022 foto Gaetano Starace

SAN PIETRO A CRAPOLLA 29 GIUGNO. La tradizionale processione di barche con il rito della sacra rappresentazione messa in scena dai pescatori di Torca nelle immagini di un rarissimo documentario dell’Istituto Luce del 1952/53

(da libro  ‘SorrentoMovies, il cinema in Costiera’ Ed. La Conchiglia 2012) dal post di Antonino De Angelis

Generico giugno 2022
Generico giugno 2022
Generico giugno 2022
Generico giugno 2022

Dal post di Gianluigi Persico.  29 giugno e sono le 7 del mattino: il sole si affaccia con i suoi raggi estivi dietro la Torre di Crapolla, lambisce la costa, il monte, la pietra levigata dal vento e dalla salsedine. Comincia la celebrazione nel giorno di San Pietro, oggi come ieri: il pellegrinaggio a piedi dal borgo di Torca seguendo il vecchio sentiero, piccoli e grandi, anziani con bastoni di fortuna, in un rito che si tramanda immutato, come un appuntamento al quale non si può mancare, al riparo da reti wifi e tecnologie.
In questo fiordo meraviglioso della penisola Sorrentina sul golfo di Salerno la leggenda racconta dell’arrivo dell’apostolo Pietro in navigazione sotto-costa verso Pozzuoli, il grande porto di Roma. Tutta la nostra terra, infatti, ricorda questo “passaggio” in diversi luoghi di culto e nella toponomastica, dai colli di San Pietro, ad una croce in tufo a via Bagnulo a Piano, alla chiesetta di san Pietro a Mele alle porte di Sorrento, fino a Marina Grande.
Luogo di eremo di monaci basiliani in fuga durante il periodo iconoclasta, grotte e luoghi poco accessibili e solitari, fu qui che intorno al 1100 viene a sorgere un’abbazia benedettina, di pertinenza di quella di Montecassino.
È verso Oriente che per secoli la preghiera mattutina dei monaci è stata lambita dallo stesso sole che entrava dai lucernari dell’abside della vecchia chiesa a tre navate, interamente affrescata, e di cui si intravedono alcuni resti, insieme al suono della risacca del mare.
Solo nel 1949 la generosità delle famiglie emigrate lontano verso le Americhe volle riedificare una piccola chiesetta dedicata a San Pietro, la cui campana segna il passaggio del tempo, in un rito che dice radici, appartenenza, identità…e, nel più profondo, la voglia di affidarsi all’Apostolo che, fra slanci e rinnegamenti, alla fine di ogni cosa è riuscito ad imitare il suo Maestro fino in fondo. E che forse, lo scorcio di bellezza di Crapolla e della nostra costa, gli hanno resto il viaggio verso il martirio meno amaro!