Positano, Amalfi e Capri sulle Vie del mare e non solo Regione Campania sotto accusa
Positano, Amalfi e Capri sulle Vie del mare e non solo Regione Campania sotto accusa. Le scene delle difficoltà della perla della Costiera amalfitana per il molo, con lavori ancora in corso a Giugno inoltrato, sono sotto gli occhi di tutti e oggetto di lamentele, proteste, denunce sui social network, con post e storie su facebook e instagram . Ma a Positano, nonostante ci siano i lavori in corso, non viviamo la situazione peggiore. A Capri dei video dimostrano che si sono sfiorate le risse, ci sono state denunce delle opposizioni, come ci sono state a Positano, ma anche ad Amalfi la situazione è quasi insostenibile. I sindaci e le amministrazioni comunali vengono messi sotto accusa, ma è la Regione Campania che è responsabile e dovrebbe intervenire, di concerto con Prefetti, Capitanerie di Porto, Compagnie di Navigazione, a limitare il traffico marittimo stesso, che sembra viaggiare a ritmi record senza precedenti nella storia e non cenna a diminuire, anzi. Anche i cittadini dovrebbero organizzarsi e attivarsi in associazione e manifestare il loro dissenso, come è stato fatto con i grandi bus che ora non possono circolare sulla S.S. 163 Amalfitana. Non solo le vie del mare il caos del traffico, da Seiano a Vico Equense, fino a Ravello, le difficoltà anche della mobilità, del trasporto privato e pubblico, l’in gestibilità del territorio, è evidente. Mi piace parlare per strada e proprio oggi ho incontrato un barbiere originario di Nocelle, che lavora dal versante di Sorrento, a Meta. “Abbiamo problemi ovunque, anche per la strada e via terra, il Comune mette divieti e stalli e ci mette in difficoltà, ma neanche è colpa sua se ci troviamo assaltati. Pure i trasporti pubblici sono al collasso, per andare al funerale di padre Carmine ho preso il bus interno ed era impossibile, ma anche qui non si può dare solo la colpa alla compagnia di trasporti, il problema è troppo grosso perchè possano affrontarlo e risolverlo i sindaci da soli, ci vuole la Regione e i cittadini che si devono organizzare , dobbiamo difendere la bellezza della nostra terra”, ecco ascoltare la gente semplice, gli onesti lavoratori che quotidianamente affrontano le difficoltà, per me a volte è più utile di mille convegni.