Positano, Carlo Cinque del San Pietro “Quanto ci costano questi cactus?”

Positano, Carlo Cinque del San Pietro “Quanto ci costano questi cactus?”

Un commento su PositaNonews dell’owner dell’Hotel Il San Pietro di Positano su quello che è avvenuto ieri pomeriggio con la Costiera amalfitana spezzata a metà dalla caduta dei fichi d’India che vogliamo assolutamente mettere in risalto.

Più che dare la colpa ai fichi d’india bisognerebbe andare a vedere chi ha programmo nel giugno del 2019 i lavori del “cactus”, ovvero dopo 3 anni di semafori a Conca dei Marini di chiudere la strada per 3/4 giorni per sfoltire i cactus e a non aver neanche risolto il problema definitivamente.
Quanto ci sono costati e ci costano ancora questi cactus ?

 

AGGIORNAMENTO TRAFFICO 24 GIUGNO 2019:
Dopo tre anni di semafori, chiusa la strada a Conca dei Marini per tagliare i fichi d’india sul costone roccioso. File chilometriche da entrambi i lati.

Vogliamo fare i complimenti a chi ha permesso che i semafori, a Conca dei Marini, restassero per tre anni, con grande lucro di chi? non lo sappiamo, tuttavia sappiamo con certezza che la spesa è uscita dalle nostre tasche!
Vogliamo anche fare i complimenti a chi ha programmato, ma di quale programmazione parliamo, i lavori per l’ultimazione della pulizia del costone roccioso, dai fichi d’india 🌵 soprastanti ai semafori, il 24 giugno 2019, giorno di San Giovanni in piena estate e pieno traffico, davvero complimenti 👏👏👏 davvero un’idea del “cactus”.

Ormai la costiera amalfitana è diventata teatro per mettere in scena qualsiasi tipo di attività a lucro privato e spese collettive. Forze estranee al nostro territorio ci stanno colonizzando, per i loro interessi privati, e non si fanno scrupoli di causarci tanto danno e sofferenza, loro pensano solo al denaro che gli pioverà nelle tasche.

Cari cittadini della Costiera, la triste realtà è che siamo soli, abbandonati dalla politica e lasciati alla mercè degli interessi economici di turno, siamo completamente soli. Questo se da un lato ci demoralizza, dall’altro dovrebbe fortificarci ad unirci per combattere insieme questo degrado civile che mira al nostro annientamento.

Da soli siamo riusciti a costruirla questa Costiera e da soli dovremo riuscire a difenderla dagli attacchi concentrici che ci vengono portati da ogni direzione, uno per tutti e tutti per uno…solo uniti si vince.

Abbiamo una sola strada di accesso e di esodo e quando si blocca (cosa che accade sempre) si provoca un INFARTO al nostro già fragile territorio, urge una regolamentazione non si può far finta che nulla accada.

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