Positano: l’84% delle case è per affitti brevi !

12 giugno 2023 | 09:59
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Positano: l’84% delle case è per affitti brevi !

Positano: l’84% delle case è per affitti brevi !

Evasioni per 800 milioni

Secondo le stime di Federalberghi, si stima che ci siano circa 100 milioni di presenze turistiche “non osservate” attraverso gli affitti brevi, con un’evasione fiscale stimata in 800 milioni di euro solo per la cedolare secca.

La direttrice europea “Dac 7” è stata introdotta per obbligare le piattaforme di affitto breve a comunicare tutte le transazioni all’Agenzia delle Entrate, e si spera che possa contribuire a migliorare la situazione. Tuttavia, secondo Marco Celani, presidente dell’Associazione italiana gestori affitti brevi (Aigab), è necessaria una regolamentazione a livello nazionale per affrontare il problema in modo più efficace.

Il lancio di Airbnb è datato ottobre 2007 e negli anni la clientela ha imparato ad accogliere questa forma di ricettività, “che si è strutturata generando – ammette Marco Celani, presidente dell’Associazione italiana gestori affitti brevi (Aigab) – alcune storture, tra cui un volume di nero pazzesco“. A inquadrare il quanto ci pensano sempre le stime di Federalberghi, da cui emerge come il numero di presenze turistiche “non osservate” che transita dagli affitti brevi sfiori i 100 milioni (ossia il 55,9%), con ricadute in termini di evasione pari a 800 milioni di euro solo per la cedolare secca. “Le cose potrebbero cambiare già a partire da quest’anno – spiega Celani – vista l’entrata in vigore della direttiva europea “Dac 7″, che obbliga le piattaforme a comunicare tutte le transazioni all’Agenzia delle entrate. Questo ci dimostra una cosa: un problema c’è, ma più di controlli che di sistema, ecco perché sono favorevole ad una regolamentazione di carattere nazionale”. L’origine di tutto sta evidentemente nella semplicità del mercato costruito dai portali. Semplicità che, unita alla non indifferente profittabilità, hanno costituto gli ingredienti per la preparazione di un ghiotto banchetto. A Milano, per fare un esempio, il provento medio lordo di un appartamento situato all’interno della circonvallazione interna è di 31.500 euro all’anno (dati Aigab). Un bilocale affittato a lungo termine si avvicina ai 16 mila euro, e non si può certo definirlo a buon mercato. A Roma, dove attualmente si registra il maggior numero di locazioni brevi presenti sulle piattaforme (19.336), ci sono immobili capaci di garantire cifre stellari. Uno si trova in piazza Barberini e in un anno produce ricavi lordi per 100 mila euro. Che dire poi di Firenze, dove un turista che sceglie l’affitto breve spende mediamente 190 euro a notte.

Positano 84% delle case è per affitti brevi !

640 milioni di annunci in Italia

Il fenomeno degli affitti brevi in Italia è enorme, con 640.000 annunci sparsi in tutto il paese. Questo ha portato all’aumento dei prezzi degli affitti nelle grandi città, alla protesta degli studenti contro i costi elevati degli affitti e allo spopolamento dei centri storici. Si citano anche alcuni sindaci, come Giuseppe Sala a Milano e Dario Nardella a Firenze, che stanno cercando di regolamentare gli affitti brevi nei loro comuni.

Cosa chiedono gli imprenditori alberghieri

Il fenomeno degli affitti brevi in Italia è enorme, con 640.000 annunci sparsi in tutto il paese. Questo ha portato all’aumento dei prezzi degli affitti nelle grandi città, alla protesta degli studenti contro i costi elevati degli affitti e allo spopolamento dei centri storici. Si citano anche alcuni sindaci, come Giuseppe Sala a Milano e Dario Nardella a Firenze, che stanno cercando di regolamentare gli affitti brevi nei loro comuni.

Gli imprenditori alberghieri si aspettano una risposta forte dalla ministra Santanché. Nella bozza del disegno di legge, si parla di introdurre un codice identificativo nazionale per ogni abitazione adibita ad affitto breve, multe fino a 5.000 euro per chi non rispetta le regole e un soggiorno minimo di due notti. Tuttavia, alcuni imprenditori alberghieri ritengono che il soggiorno minimo dovrebbe essere almeno di tre notti per evitare che gli affitti brevi si trasformino in brevi weekend. Ci si aspetta uno scontro politico sulle modifiche al disegno di legge.