Scuola, la scure del governo in Campania: 120 istituti perdono l’autonomia (anche in penisola sorrentina e costiera amalfitana)

16 giugno 2023 | 18:44
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Scuola, la scure del governo in Campania: 120 istituti perdono l’autonomia (anche in penisola sorrentina e costiera amalfitana)

La Regione chiama a raccolta presidi e sindaci che denunciano: “ Per le aree interne sarà un disastro e a Napoli come contrasteremo la dispersione?”. De Luca: “ Combatteremo contro la riforma Valditara”

“Noi faremo i dimensionamenti giusti, pur sapendo che andremo incontro al rischio di commissariamento. In base al decreto ministeriale, ancora in bozza, la Campania avrà 120 scuole in meno nel 2024. Noi daremo battaglia perché non accada ” . L’assessora regionale all’I-struzione Lucia Fortini apre così l’assemblea convocata con i presidi e i sindaci della Campania per discutere del dimensionamento scolastico che infligge gravi mutilazioni al sistema dell’istruzione nella regione: in base ai parametri stabiliti dal ministero dell’Economia andranno accorpate le scuole che contano meno di 961 alunni. Solo a Napoli le scuole che non superano i 900 studenti sono 95 su oltre 150.

E sono distribuite su tutto il territorio cittadino, centro e periferia. E la norma non guarda alle realtà socio- economiche, ma solo ai numeri. Si prefigura una carneficina, di qui a qualche anno. Si comincia nel 2024: nei prossimi due anni le scuole della Campania passeranno da 959 a 839, con un taglio di 120 autonomie. E i dirigenti da 909 diventeranno 839, ovvero 70 presidi in meno. ” La situazione diventerà ingestibile soprattutto nelle aree interne” sottolinea il preside della Bracco Dario Spagnuolo, che con i suoi 760 alunni finisce sotto la scure. ” Le scuole primarie, che sono quelle per vocazione più piccole perché di prossimità, perderanno il legame con le famiglie, diventeranno mostri ingestibili con un numero enorme di plessi. Che non riusciremo a tenere tutti aperti mancando il personale Ata ” . La scuola di Spagnuolo è a Soccavo, e condivide il problema con praticamente tutti gli altri istituti del quartiere: il comprensivo Marotta ha poco più di 500 bambini e ragazzini, la media Pirandello ne ha oltre 760, il 54esimo circolo didattico versa nelle stesse acque.

Mena Nocera, preside dell’istituto comprensivo Radice- Sanzio- Ammaturo, al Vasto, commenta: “Lavorare sul Pnrr, sul contrasto ai divari territoriali, innovazione e ambienti didattici, nuove competenze e nuovi linguaggi, didattica digitale integrata e formazione alla transizione digitale per il personale, elargendo con una mano e sottraendo con l’altra attraverso il dimensionamento scolastico, semplicemente non ha senso”.

Erano circa in 300, tra amministratori e presidi, riuniti dal governatore Vincenzo De Luca nell’auditorium del Centro direzionale. Tutti convinti che il dimensionamento, come previsto dal ministro Valditara, sia delittuoso, ma molti scettici circa la forza che la Regione Campania potrà opporre: ” Di fatto l’assessore Fortini ci ha detto che il dimensionamento si farà, sebbene “aggiustato”. E De Luca che promette battaglia non è neppure riuscito a convincere le altre regioni del Sud a fare fronte comune” è il commento di Francesca Specchia, dirigente amministrativa. “Sul fronte della scuola non accetteremo alcun taglio né alle classi né al personale” ripete De Luca. E aggiunge: ” Piuttosto bisogna dare ancora più risorse per le scuole del Sud per contrastare la dispersione scolastica e per fare in modo che le nuove generazioni possano essere educate. In Italia non si parla più di scuola pubblica e di sanità pubblica perché questi del governo hanno in testa altri modelli privati”. I cui primi effetti si vedono sulla riduzione delle scuole: meno 18 ad Avellino, meno 16 a Benevento, 9 a Caserta, 36 a Napoli e 41 a Salerno. ” Nel nostro Comune – commenta il sindaco di Lacco Ameno Giacomo Pascale – il dimensionamento significherà chiudere del tutto le scuole”.

A Napoli finiscono nel mirino, praticamente da subito, anche l’Iti Volta o il liceo artistico Boccioni, il liceo Genovesi, ma anche il Sannazaro, il liceo Sbordone o il Margherita di Savoia. ” Sono in ottima compagnia – afferma il preside di quest’ultimo istituto, Vincenzo Varriale – la mia scuola non è immediatamente coinvolta nel dimensionamento, ma visti gli orientamenti del governo… Noi non possiamo che continuare a essere grande forza educativa e baluardo di legalità sul territorio “. Appunto. “Io ho 4 plessi di cui 2 nel Bronx. Come puoi pensare di accorpare scuole in quel territorio? ” è la domanda polemica di Valeria Pirone, la cui scuola Vittorino da Feltre è al di sotto dei parametri previsti dal governo. E lì, a San Giovanni, se la passano ancor peggio la Sarria Monti e la Rodinò. ” Dovessero penalizzarle, non vorremo mai più sentire proclami su lotta all’evasione e povertà educativa”.
j Presidente Il governatore Vincenzo De Luca e l’assessora all’istruzione della Regione Lucia Fortini all’incontro con docenti, presidi e sindaci al Centro direzionale sul ridimensionamento scolastico.

La repubblica