Silvio Berlusconi: una riflessione di Francesco Di Lieto

Riceviamo e pubblichiamo una riflessione di Francesco Di Lieto, all’indomani della scomparsa di Silvio Berlusconi.

“Fu vera gloria? A posteri………..

Sono qu invece a rappresentare chi è stato per me Silvio Berlusconi.

Silvio è sorto in un momento di grande decadenza della politica italiana. Si è sostituito ad una Democrazia Cristiana che purtroppo, dopo momenti gloriosi, era in pieno decadimento. Ad essa va il merito di averci liberato di di una monarchia anacronistica e, grazie al credo religioso del popolo italiano, anche di una dittatura comunista.

Purtroppo poi, avendo perso molti consensi, era divenuta ostaggio di altre forze politiche.

Silvio ha capito per tempo che, per il bene suo personale e quello del popolo italiano, doveva rimboccarsi le maniche. E così è stato.

Quindi, nonostante avrebbe preferito rimanere dietro le quinte, è dovuto “scendere in campo”.

Egli ha dimostrato con i fatti di essere vicino ai diseredati dai quali la sinistra italiana aveva preso, purtroppo, da tempo, le distanze (innalzamento delle pensioni minime IMU su prima casa ecc.)..

Il suo intervento è stato caratterizzato da una lotta contro lo statalismo, la burocrazia, riuscendo a far sperare agli italiani laboriosi che per loro c’era una possibilità, attraverso il lavoro, di migliorare la loro posizione economica senza dover dipendere dal politico di turno.

Questo, a mio avviso, è stato il grande messaggio di libertà che ci ha voluto dare ma che purtroppo da tanti non è stato apprezzato.

Ora caro Silvio, anche tu sei arrivato al famoso “traguardo” ed io sono a ringraziarti, anche a nome di tutti quelli che ti hanno capito e sostenuto, per quello che ci hai dato

e ti auguro di riposare in pace”.