“Fiaccolata per ricordare Giulia…”
Sono tante le Scarpe rosse, simbolo globale di lotta alla violenza sulle donne… Non bastano manifestazioni civiche di protesta e solidarietà.
Oggi occorre di nuovo prendere coscienza di un problema serio e fare qualcosa e scendere in piazza contro una violenza fisica che tende ad annullare per sempre le donne che lottano per amore.Femminicidio è una parola che solo dieci anni fa in Italia non pronunciava nessuno al di fuori degli ambiti di attivismo contro la violenza alle donne. “Non serve, l’omicidio comprende tutto” era la risposta che andava per la maggiore quando si cercava di far capire che le donne uccise dentro a dinamiche tossiche di relazione erano un fenomeno che non aveva niente a che fare con quelle morte per criminalità comune, anche perché, mentre queste ultime diminuivano di anno in anno, le donne uccise per possessività rimanevano numericamente stabili.Assistiamo a fatti di cronaca che vedono protagoniste donne indifese e uccise con freddezza e violenza ancora dal proprio compagno di vita.Giulia amava la vita…
In grembo amore materno ucciso dall’ignoranza e violenza di un uomo che aveva creato vite parallele negando dignità a una giovane donna.Nasce a Sorrento un desiderio di solidarietà circa la tragica morte di Giulia e il suo feto. Domani ore 19.00 a Sorrento con raduno e partenza da Piazza Lauro “Fiaccolata per ricordare Giulia…”
Associazioni ed enti e la società civile hanno creato un percorso spirituale per per gridare il proprio dolore e mostrare vicinanza alla famiglia di Giulia.
Il fatto di cronaca
Leggendo i giornali e facendo rassegna stampa rileviamo solo freddezza del racconto.
Ha ucciso Giulia senza un motivo, senza una ragione. Ammesso che ce ne possa mai essere una per togliere la vita a un essere umano. E per farlo, per di più, alla donna che sta per dare alla luce un bambino. «Nel momento in cui ho deciso di uccidere la mia compagna non c’era né ira né rabbia né desiderio di vendetta», dice Alessandro Impagnatiello al giudice. Lo scarno verbale del suo interrogatorio è freddo, gelido. Come le sue parole mentre racconta come ha ucciso Giulia e il piccolo Thiago che sarebbe nato tra 2 mesi.
Parte da Napoli e in altre città come Sorrento la voglia di dimostrare con partecipazione e sentimento di forte vicinanza e solidarietà circa il femminicidio di Giulia al settimo mese di gravidanza.
La commissione pari opportunità di Sorrento e il comune hanno organizzata una fiaccolata per Giulia e il suo bambino.
Una nuova iniziativa di lotta civica contro la violenza.
S’invitano tutti a partecipare a questa manifestazione di Giovedì 8 Giugno a Sorrento.