Sorrento e la puzza notturna che inebria il paesaggio collinare.

Una situazione ormai insostenibile per i cittadini residenti e turisti, a cui necessita porre rimedio con urgenza. Un fenomeno dovuto a probabili scarichi illegali nei vari rivoli presenti lungo  tale parte del territorio comunale.

Sorrento – Come da qualche anno a questa parte, ogni inizio estate, le notti sorrentine in collina si caratterizzano dall’aria quasi irrespirabile dovuto ad un fetore nauseabondo che dal bivio per Massalubrense per i colli di Parisi attraversando la frazione di Priora investe tutto il territorio comunale. Un fenomeno già in passato segnalato dal nostro giornale ma che a quanto pare, non è stato posto alcun rimedio e continua a  condizionare le notti di questo primo scorcio d’estate dei cittadini residenti e dei tanti turisti che trascorrono le loro vacanze in rinomate strutture alberghiere del posto. Tanto da diventare alquanto complicato per gli addetti ai lavori spiegare agli ospiti una tale imbarazzante situazione. In un primo momento si era pensato alla condotta fognaria in sofferenza con qualche perdita ma il fatto che tale fenomeno si evidenzia puntualmente ogni sera  fa pensare a degli scarichi abusivi nei vari rivoli che caratterizzano tale parte di territorio comunale. Pertanto, oltre ad un controllo radicale delle condotte provenienti dalle proprietà private , sarebbe opportuno un controllo alla condotta della fogna bianca, dove in passato, durante una ispezione dei tecnici comunali, sollevata dalle associazioni ambientaliste , furono  rilevati vari collegamenti provenienti dalle aree cortilizie di civili abitazioni che dovrebbero incanalare soltanto le acque  meteoriche di dilavamento. Ovvero, acque provocate  da precipitazioni atmosferiche  che non subiscono alcuna contaminazione.

Ma in un’epoca, dove lungo tale zona del territorio, sono sorte innumerevoli strutture extralberghiere più o meno legittime, oltre i controlli di routine sarebbe opportuno verificare gli scarichi  delle acque reflue domestiche che potrebbero essere appunto deviate nei corsi d’acqua e finire in mare. In tanti ancora ricordano la schiuma puzzolente, di qualche anno fa che durante una mattinata, imbiancò  le acque provenienti dal rivolo Cesarano,  all’interno del Vallone dei Mulini. Suscitando l’indignazione di tanti cittadini e turisti che assistettero a tale all’indecoroso spettacolo. Proprio in questi giorni le associazioni ambientaliste hanno segnalato la presenza di liquami nel tratto di mare antistante il Porto e Marina Grande. Un biglietto da visita che continua a non fare onore alla nostra Città e a cui bisogna porre assolutamente rimedio. – 21 giugno 2023 – salvatorecaccaviello