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Sorrento- Il cantautore Francesco Lettieri ospite della rassegna “Incontriamoci in Villa” ediz. 2023

4 giugno 2023 | 19:40
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Sorrento- Il cantautore Francesco Lettieri ospite della rassegna “Incontriamoci in Villa” ediz. 2023
Francesco Lettieri ospite a Sorrento della rassegna "Incontriamoci in Villa"
Sorrento- Il cantautore Francesco Lettieri ospite della rassegna “Incontriamoci in Villa” ediz. 2023
Sorrento- Il cantautore Francesco Lettieri ospite della rassegna “Incontriamoci in Villa” ediz. 2023
Sorrento- Il cantautore Francesco Lettieri ospite della rassegna “Incontriamoci in Villa” ediz. 2023
Sorrento- Il cantautore Francesco Lettieri ospite della rassegna “Incontriamoci in Villa” ediz. 2023
Sorrento- Il cantautore Francesco Lettieri ospite della rassegna “Incontriamoci in Villa” ediz. 2023

Intervista a Francesco Lettieri pluripremiato cantautore partenopeo protagonista di Incontriamoci in Villa

Sorrento (NA) Sabato 3 giugno protagonista del secondo appuntamento dell’edizione 2023 di “Incontriamoci in Villa”, rassegna culturale organizzata da Fondazione Sorrento guidata dall’AD Alfolso Iaccarino per la direzione artistica del dottor Antonino Giammarino, è stato il trentunenne cantautore napoletano Francesco Lettieri, pianista e compositore, vincitore nel 2019 del prestigioso Musicultura con il brano “La mia nuova età”, che gli è valso anche il Premio AFI. Vincitore di Arezzo Wave Campania, vincitore Assoluto del Premio Pierangelo Bertolivincitore del Premio Warner Chappell come migliore autore al Premio Bindi e vincitore del Premio Mimmo Bucci. Un talento del nostro cantautorato campano che già dal numero di riconoscimenti conquistati in questi pochi anni di carriera mostra quanto seria e autorevole sia l’attenzione di cui gode da parte di critica e addetti ai lavori. Con Francesco ho avuto il piacere di scambiare quattro chiacchiere a margine della sua esibizione sorrentina che lo ha visto presentare ad un pubblico numeroso e divertito tutto il suo repertorio, dalla struggente “La mia nuova età” dedicata al padre sopravvissuto ad un infarto, alla più socialmente impegnata “Inverno” dedicata agli eroi che combattono le “Mafie”, fino alla  più intima e riflessiva “Diventare” (Emmekappa/Musa Factory ) per poi offrire al pubblico degli inediti tratti da “Controfigura” il suo nuovo progetto musicale in uscita il 16 giugno. Sul palco di Villa Fiorentino con Lettieri due ottimi musicisti Antonio Esposito (batteria) e Domenico Peluso (basso), un ringraziamento speciale va a Idea Musica di Marco Mariconda e Giuseppe Prudente.

Vorrei esordire porgendoti la più classica delle domande, come nasce la tua passione per la musica?

– Beh, allora staremo qui fino a dopo il concerto (sorridiamo). La passione nasce da piccolino, ascoltavo mia madre al piano che suonava Chopin, da lì è nato tutto. Le dissi che avrei voluto imparare anche io a suonare il pianoforte e cominciai così a prendere delle lezioni private, quindi da autodidatta ho continuato fino poi a frequentare il conservatorio. All’inizio ti confesso che non scrivevo canzoni ma poesie.

Scusa se ti interrompo, mi piace sempre chiedere Chopin o Bach?

–  No, non c’è scelta, è un po’ come se mi chiedessi di scegliere tra mamma e papà. Sono i miei due amori di sempre. Tornando alla domanda precedente. posso dirti che il mio percorso di avvicinamento al cantautorato è partito dallo studio del pianoforte classico e poi ho scoperto il pianoforte jazz.

A proposito di jazz e pianoforte, se ti citassi Brad Melhdau?

–  Ti rispondo che abbiamo gli stessi gusti musicali. Attualmente Melhdau è il mio pianista jazz preferito. Io ho scoperto il jazz in quinta superiore, mi ricordo che il mio professore di filosofia mi regalò un disco di musica jazz, da allora questa musica mi è entrata dentro. All’inizio ho faticato perché  la suonavo come un pianista classico poi ho capito che era un linguaggio diverso e ne ho compreso la bellezza.

Il 4 marzo del 1943 nasceva a Bologna il più sorrentino, mi permetto di dire, dei cantautori italiani, Lucio Dalla, cosa rappresenta per te?

–  È uno dei miei miti. Io ascolto tantissima musica italiana. Lucio Dalla è tra gli italiani uno dei miei preferiti.

A proposito di grandi cantautori, mi vuoi raccontare del tuo incontro con Roberto Vecchioni?

  •  Ho aperto il suo concerto a Padova, è stata un’esperienza molto bella e surreale. Io quell’anno (2019 N.d.A.) avevo vinto Musicultura e lui era tra i giurati. Dopo la mia esibizione sul palco a Padova sono sceso e ad aspettarmi c’era lui, che mi ha applaudito e mi ha abbracciato dicendomi che la canzone che avevo suonato lui la conosceva già perché l’aveva votata. È stata davvero un’esperienza molto emozionante.

Stai parlando de “La mia nuova età”?

  • Si

Devo confessarti che della tua narrativa mi colpisce la riflessione sul divenire, anzi diventare, il rapporto tra ciò che si è e ciò che si diventerà. Freud dice che “il bambino è il padre dell’uomo”, ti ritrovi in questo concetto?

  • Assolutamente sì. Anzi alle volte ho paura di tradire il bambino che sono stato. Spesso nelle mie canzoni cerco di immortalare quel bambino in modo da ricordare che quel bambino devo sempre impegnarmi a far sì che sia fiero di quello che sono oggi. Quest’intervista sta diventando psicoterapia, mi piace.  (Sorridiamo)

L’anno scorso ho avuto la fortuna di intervistare una cantante che penso forse tu conosci, Adel Tirant. Mi ricordo che lei aveva con sé tanti libri, testi letti e sottolineati. Mi viene da chiederti che rapporto hai con la letteratura e la poesia, visto che durante una riflessione con lei giungemmo a dirci che rappresentano la vitamina per l’anima.

–  Mi fa piacere che parli di Adel, con la quale ho lavorato nel 2018  arrangiando un suo brano “L’Incantesimo” per pianoforte e voce. Anche se è un po’ che non la vedo mi fa piacere che l’hai ricordata. Per quanto riguarda la Letteratura, sì ho letto tantissimo, soprattutto da adolescente. Devo dire che oggi non leggo più quanto vorrei ma la Letteratura per me rimane una delle maggiori fonti non tanto di ispirazione quanto di allenamento all’immaginazione.

Sei un autore di “pancia” o di testa?

– Beh ti rispondo che le mie canzoni nascono nell’inconscio. Per esempio stavo alla guida e mi è nata così, d’improvviso, la melodia di “La mia nuova età” poi, tornato a casa, nei giorni successivi,  come un archeologo ho scavato dentro di me e ho scoperto che volevo raccontare della paura di perdere papà. In fondo quando creo una canzone faccio autoanalisi.

Tra gli autori contemporanei quale ti piace ascoltare in questo periodo?

  • Sono tantissimi quelli che adoro, ma Giovanni Truppi e Caparezza in questo periodo mi prendono molto.

Sbaglio se ti definisco figlio d’arte?

  • No, mia mamma è Antonella Fabbricatore, attrice e promotrice culturale con “Associazione Sipes”, è stata lei, come ti raccontavo prima, a trasmettermi l’amore per la musica e il teatro. Ho curato, infatti, molte colonne sonore per opere teatrali, “Pochi poveri” di Luca Saccoia e Giovanni Chianelli, “Qualcuno ha visto il papa?” di Corrado Taranto, “Fumo” che firma mia madre e tante altre ancora.

Dulcis in fundo, mi racconti del tuo ultimo progetto musicale?

  • Volentieri, stasera farò ascoltare anche delle canzoni tratte da “Controfigura” che esce il 16 giugno. In questo progetto esploro il tema dell’identità. La title track, “Controfigura” appunto, è un’opportunità per capire chi sono, se il Francesco che si esibisce sul palco è quello vero o è una controfigura. Siamo i protagonisti del film della nostra vita? È un disco che parla della ricerca dell’Io. I miei lavori non nascono a tavolino, ma da bisogni reali che ho, in questo caso la ricerca di me stesso, poi come ogni artista spero sempre che chi ascolterà le mie canzoni, trovi uno spunto per operare le stesse riflessioni su di sé. Questo progetto musicale è pubblicato da Musa Factory che è la mia nuova etichetta e permettimi di citare i musicisti di Brunori, Stefano Amato (basso, violoncello, mandolini) e Massimo Palermo (batteria) che mi onorano della loro presenza in questo disco.

Grazie a Francesco Lettieri

Francesco Lettieri Incontriamoci in Villa, Francesco Lettieri secondo ospite dalla rassegna sorrentina organizzata da Fondazione Sorrento