SORRENTO. CIRCOLAZIONE PARALIZZATA. ANDAMENTO LENTO. UNA CITTÀ CHE VIVE DI TURISMO STA MORENDO DI TRAFFICO
«Mentre ‘o miedeco sturéa, ‘o malato more».
Stamattina l’educazione e il rispetto che hanno sempre caratterizzata la mia quotidianità ha rischiato di trasformarmi in una persona indegna di quanto ha seminato. L’arroganza, l’ineducazione hanno prevaricato la dignità di cittadino calpestato nei propri diritti. L’invasione di minivan adibiti ad ncc ha ormai oscurato ogni angolo di Sorrento, trasformando alcuni punti strategici in veri e proprie postazione impropriamente adibite a pickup. Non sono solo in attesa di turisti in uscita dagli alberghi limitrofi, ma spazi di raccolta di clienti provenienti da ogni dove.
Per quanto mi riguarda, sono stato sempre rispettoso del movimento turistico della penisola sorrentina, sostenendo con entusiasmo iniziative per la promozione dell’immagine turistica sui mercati internazionali. Insomma, non ho mai sputato nel piatto dell’industria sorrentina dell’ospitalità, ma ora mi sorge spontanea una domanda: «Siamo sicuri di alimentare una bella immagine di Sorrento in queste condizioni?». Fermiamoci un attimo a riflettere. Per favore, non vorrei alimentare le «code di paglia»…
Per non parlare della marea di veicoli che copre via degli Aranci ogni mattina dalle 7.30 alle 10. Scusate se ho coniato uno slogan che fotografa la situazione: «Una città che vive di turismo sta morendo di traffico». Mi fermo qui.
Antonino siniscalchi ( Prima firma in Penisola Sorrentina de Il Mattino di Napoli )