Terremoto Ischia. Tutto pronto per la Demo-ricostruzione  della chiesa di San Giuseppe al Fango ma…

Si è chiusa la conferenza dei sevizi decisoria in forma semplificata e modalità asincrona dell’ intervento di demolizione e ricostruzione della chiesa di San Giuseppe al Fango, nel comune di Lacco Ameno, colpita dal sisma di Ischia sei anni fa. Tutto, pronto, o quasi, per la ricostruzione. Ci sono voluti circa dieci mesi, complice anche l’alluvione di novembre 2022 per mettere la parola fine alla serie di confronti e interlocuzioni istituzionali. Ma come sempre accade ad Ischia, c’è una ma e un intoppo. Infatti, lo scorso 8 settembre si era chiusa favorevolmente quella preliminare partita il 21 luglio del 2022 . Dal febbraio 2022, lo ricordiamo, il Responsabile Unico del Procedimento dell’intervento è il dott. arch. Roberto Lupa che il  15 giugno ha proposto ed ottenuto la chiusura della conferenza decisoria al responsabile del III settore del comune di Lacco Ameno Arch.Vincenzo D’Andrea, sottoscrivendo in ogni sua parte  il verbale della conferenza di servizi prot.n.6658 del 15.06.2023 relativa al progetto definitivo. Una  copia della determinazione, motivata, di conclusione della conferenza, unitamente a copia del verbale e relativi allegati, è già stata trasmessa telematicamente a tutte le Amministrazioni coinvolte e pubblicata sull’albo del Comune di Lacco Ameno.Sul più bello però la  città metropolitana (protocollo generale del Comune n. 5595 del 23.05.2023” ha espresso “parere negativo” . In particolare è il settore viabilità ad avanzare dubbi :“L’Intervento di demolizione e ricostruzione della chiesa di San Giuseppe al Fango colpita dal sisma – che prevede la demolizione integrale e la ricostruzione della chiesa, tra l’altro con modifica della sagoma comportante un allungamento del fronte strada, risulta in essere contrasto con l’art. 26. (art. 16 Cod. Str.) “Fasce di rispetto fuori dai centri abitati” del Decreto del Presidente della Repubblica 16 dicembre 1992, n. 495- Regolamento di esecuzione e di attuazione del nuovo codice della strada, ed in particolare con il comma- inoltre aggiunge il responsabile del settore Viabilità Ing.Giancarlo Sarno-  Fuori dai centri abitati, come delimitati ai sensi dell’articolo 4 del codice, le distanze dal confine stradale, da rispettare nelle nuove costruzioni, nelle ricostruzioni conseguenti a demolizioni integrali o negli ampliamenti fronteggianti le strade, non possono essere inferiori a: a) 60 m per le strade di tipo A; b) 40 m per le strade di tipo B; c) 30 m per le strade di tipo C; d) 20 m per le strade di tipo F, ad eccezione delle “strade vicinali” come definite dall’articolo 3, comma 1, n. 52 del codice”.In ultimo ma non per ultimo trattosi di strada in curva, l’intervento in oggetto risulta in contrasto con l’art. 27. (art. 17 Cod. Str.) “Fasce di rispetto nelle curve fuori dai centri abitati” del Decreto del Presidente della Repubblica 16 dicembre 1992, n. 495- Regolamento di esecuzione e di attuazione del nuovo codice della strada”. Il progettista dell’opera ha inviato alla Città Metropolitana le proprie osservazioni al citato parere negativo. Il Responsabile Unico del Procedimento, Lupa, visto il suddetto parere, ha riscontrato la nota invitando la Città Metropolitana a considerazioni più approfondite sull’argomento. Il Settore Viabilità, riscontrato ha confermato il proprio parere negativo.La Diocesi di Ischia ha trasmesso il proprio parere favorevole all’intervento trasmettendo contestualmente il verbale di riunione della Commissione Diocesana per l’Arte Sacra, i Beni Culturali e l’Edilizia di Culto del 13 maggio 2023, ove sono indicate osservazioni e prescrizioni al progetto. Rilevato che non avendo le restanti Amministrazioni coinvolte nel procedimento di che trattasi, reso le pertinenti determinazioni entro il termine perentorio, trova applicazione il disposto di cui all’art.14/bis, comma 4 della Legge stessa secondo cui “… la mancata comunicazione della determinazione, entro il termine di cui al comma 2, lettera c)…” equivale“..ad assenso senza condizioni”. Tutto ciò considerato e valutati i pareri, dà atto della conclusione del procedimento. Anche se è una conclusione negativa. Ora al comune Ente Attuatore il prossimo passo. Al provvedimento di dichiarazione di conclusione della conferenza decisoria  è ammesso ricorso davanti al Tribunale Amministrativo Regionale entro 60 giorni dalla notifica del presente atto ovvero ricorso straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni. Nessun miracolo, solo l’attuazione di una vecchia norma. Lo stesso  responsabile del procedimento, l’architetto Roberto Lupa ha reso noto che con Ordinanza del Commissario Straordinario per la Ricostruzione n.11 del 17/02/2020 è stato approvato il quadro degli interventi da effettuarsi sulle chiese e sugli edifici di culto di proprietà di enti ecclesiastici civilmente riconosciuti danneggiati a seguito degli eventi sismici dell’Isola di Ischia del 21 agosto 2017. Il Comune di Lacco Ameno è individuato quale soggetto attuatore dell’intervento con tanto di approvazione del sostanzioso quadro economico e dell’andamento dei primi incarichi.In particolare nell’ordinanza n. 15/2021 con la rimodulazione del piano degli interventi vengono approvati, dal punto di vista economico, gli anticipi per le spese di progettazione nella misura massima del 30% delle spese tecniche, per i sopra menzionati edifici ecclesiastici, a far carico sulla contabilità speciale di cui all’art. 19 del D. L. n. 109/2018, per un importo totale di € 484.518,48, a fronte di un importo complessivo stimato delle spese tecniche di € 1.615.061,60. Nelle disposizioni finanziarie per gli interventi del piano, sulla base dei costi complessivi esposti dagli enti interessati viene accantonata la somma di € 16.758.161,79 a valere sulla contabilità speciale di cui all’art. 19 del D. L. n. 109/2018, fatta salva la possibilità di rettifica degli stessi a valle della progettazione, ovvero dell’affidamento dei lavori, cosi distinta:

– Soggetto attuatore Segretariato Regionale per la Campania del MIBACT – € 10.050.000,00; – Soggetto attuatore Comune di Casamicciola Terme – € 5.080.318,00;

– Soggetto attuatore Comune di Lacco Ameno – € 1.627.843,79.

Nell’allegato 1 dell’ordinanza n. 15/2021 è riportato per l’intervento Chiesa di San Giuseppe al Fango – codice BC/LA/02 – con anticipo del 30% delle risorse finanziarie per spese tecniche di progettazione pari ad € 44.383,08.

Di fatto il Comune guidato da Giacomo Pascale si sostituisce alla Diocesi di ischia nel ricostruire la chiesa.  Il comune di Lacco Ameno, infatti,  con propria nota (prot. n. 6108 del 10/06/2021) ha trasmessa la Convenzione firmata tra il Comune di Lacco Ameno e la Diocesi di Ischia, proprietaria dell’immobile in questione, per l’individuazione del soggetto attuatore nel Comune di Lacco Ameno per i lavori di messa in sicurezza e miglioramento/adeguamento sismico ed ha chiesto l’erogazione dell’anticipazione nella misura del 30% delle spese tecniche per € 44.383,08 al fine di dare avvio alle progettazioni degli interventi. Ora alla stregua della citata norma, attesa la particolare complessità e di insediamenti produttivi di beni e servizi l’amministrazione procedente, su motivata richiesta dell’interessato, corredata da uno studio di fattibilità, può indire una conferenza preliminare finalizzata a indicare al richiedente, prima della presentazione di una istanza o di un progetto definitivo, le condizioni per ottenere, alla loro presentazione, i necessari pareri, intese, concerti, nulla osta, autorizzazioni, concessioni o altri atti di assenso, comunque denominati. La conferenza preliminare si svolge secondo le disposizioni normative, con “abbreviazione dei termini fino alla metà. Le amministrazioni coinvolte esprimono le proprie determinazioni sulla base della documentazione prodotta dall’interessato”.La stessa norma indica l’Ente locale, quale Amministrazione titolare della competenza sul procedimento in oggetto.  La conclusione positiva del procedimento è subordinata all’acquisizione delle condizioni per ottenere i necessari pareri, intese, concerti, nulla osta e/o altri atti di assenso, comunque denominati, resi dalle Amministrazioni coinvolte  Poiché l’intervento proposto prevede la realizzazione di opere pubbliche o di interesse pubblico, come si legge agli atti pubblici, la Conferenza di servizi si è dovuta esprimere sul progetto di fattibilità tecnica ed economica, al fine di indicare le condizioni per ottenere, sul progetto definitivo, le intese, i parerei, le concessioni, le autorizzazioni, le licenze, i nulla osta e gli assensi, comunque denominati, richiesti dalla normativa vigente.

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