Tivoli, violenta la figlia minorenne, spara al figlio e maltrattata la moglie
La straziante vicenda si è consumata a Tivoli, dove un 58enne, marito e padre, è stato arrestato. Il mostro ha maltrattato per anni la moglie e ha addirittura violentato più volte la figlia minorenne.
La violenza era un’abitudine ormai, lo stesso uomo che avrebbe dovuto proteggere la propria famiglia e i propri figli, ha, inoltre, sparato a suo figlio (ora diciottenne, ma all’epoca dei fatti aveva 12 anni), con una pistola a piombini.
L’arresto
A determinare la decisione di proseguire all’arresto sono state le perquisizioni guidate dagli agenti della Polizia di Stato del pool specializzato nella violenza di genere e minori del Commissariato Distaccato di P.S. Tivoli – Guidonia, coordinati da Magistrati del Gruppo uno di questa Procura: oltre all’arma con cui aveva attaccato il ragazzo, i poliziotti hanno trovato in casa del 58enne anche preservativi in un orsacchiotto di peluche e vari simboli e oggetti inneggianti al nazifascismo.
È stato solo grazie alla rete territoriale di prevenzione contrasto alla violenza di genere, che aveva supportato la ragazza quando aveva cominciato a confidare le violenze subite alla madre.
Commenta così l’accaduto il procuratore di Tivoli, Francesco Menditto:
“La personalità violenta e prevaricatrice dell’uomo, senza rispetto alcuno per il genere femminile, consentiva di scoprire che in passato aveva riservato lo stesso violento trattamento anche nei confronti della precedente compagna e del loro figlio, oggi appena maggiorenne.
A distanza di molto tempo la natura e gli effetti psicologici della violenza subita, anche da quest’ultimo nucleo familiare, sono apparsi agli agenti, durante le audizioni, chiaramente evidenti, tanto che ancora oggi sono ben vivi, anche in tale contesto, l’egemonia dominante dell’uomo e il terrore che ancora incute nelle loro vite“.
In casi drammatici come questo, è bene ricordare che la colpa non è mai di chi subisce la violenza, ma di chi la compie. Noi di Positanonews siamo vicini alla donna e ai due figli, sperando che possano al più presto tornare a vivere.