Traforo Varano della Circumvesuviana a Castellammare di Stabia: l’on. Scotto invita il Ministro Sangiuliano a bloccare i lavori
In queste ultime ore stanno circolando rilevanti novità che riguardano il progetto EAV per la realizzazione del traforo sotto la collina di Varano di Castellammare di Stabia. Tale tunnel dovrebbe consentire di far arrivare il secondo binario della Circumvesuviana fino alla stazione di Castellammare Centro. Un progetto però molto contestato a Castellammare ma fortemente voluto dal governatore della Campania ,Vincenzo De Luca, portato avanti con vigore dal presidente dell’EAV, Umberto De Gregorio. Tuttavia la bocciatura degli atti di esproprio del progetto cambia considerevolmente le carte in tavola. La documentazione è stata ritenuta illegittima da parte del TAR e ora è possibile anche uno stop ai lavori perché il comune potrebbe intervenire a revocare il permesso a costruire. Questa mattina il primo a farsi sentire sulla vicenda è stato Tonino Scala, coordinatore regionale di Sinistra Italiana uno dei più tenace contestatori dell’opera. Poi, subito dopo arriva il Partito Democratico che fa sentire il suo grido di protesta attraverso il comunicato stampa dell’onorevole Arturo Scotto, capogruppo del partito in commissione Lavoro alla Camera:
“Ho scritto al ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, una lettera in cui ribadisco, dopo aver già presentato tre mesi fa un’interrogazione urgente, la necessità di sospendere i lavori del tunnel della Circumvesuviana nel comune di Castellammare di Stabia che comprometterebbe in maniera definitiva l’integrità del Parco Archeologico di Stabiae. Uno dei beni culturali più rilevanti della Regione Campania e che si iscrive pienamente nel circuito archeologico di Ercolano e Pompei. Oggi, con sentenza del Tar Campania Quinta sezione è stato annullato il decreto di occupazione di suolo da parte di Eav. Veniamo a sapere dalle carte che tutta la procedura è carica di illegittimità. Tra i ricorrenti al Tar c’è lo stesso ministero della Cultura: serve dunque un segnale definitivo che blocchi quell’opera, ascoltando i tanti cittadini che chiedono di salvaguardare un’area culturale importantissima per l’intero Paese”.