Airbnb a Firenze, il Comune approva lo stop ai nuovi affitti brevi: non sarà retroattiva. A Sorrento, Amalfi e Capri tutto tace

8 luglio 2023 | 15:34
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Airbnb a Firenze, il Comune approva lo stop ai nuovi affitti brevi: non sarà retroattiva.  A Sorrento, Amalfi e Capri tutto tace

La giunta ha approvato la prima delibera di variante urbanistica che permetterà di differenziare, all’interno del centro storico, l’uso per residenza temporanea e ne vieta l’utilizzo nella aria Unesco.

È partita la procedura pensata dal Comune di Firenze per il blocco di nuovi appartamenti messi sul mercato degli affitti brevi. La giunta ha approvato la prima delibera di variante urbanistica che permetterà di differenziare, all’interno del centro storico, l’uso per residenza temporanea e ne vieta l’utilizzo nell’aria Unesco.

Una norma che non sarà retroattiva, come invece aveva annunciato il sindaco Dario Nardella, ipotizzando il blocco dallo scorso primo giugno e che entrerà in vigore solo dopo il si del Consiglio comunale alla variante.

«Ringrazio gli uffici del Comune che hanno fatto un lavoro egregio nel redigere la relazione introduttiva della delibera che motiva in modo dettagliato, puntuale e convincente le ragioni economiche, sociali e giuridiche che sono alla base di questo provvedimento – dichiara il sindaco Dario Nardella -, il che ci permette di essere abbastanza ottimisti sulla solidità giuridica di tutto il provvedimento».

«Il fenomeno degli affitti turistici brevi – sottolinea il primo cittadino – sta trasfigurando i centri storici delle nostre città, è una delle cause dell’esplosione del costo degli affitti e degli immobili nelle grandi città e limita la residenzialità di famiglie, giovani, studenti e lavoratori. È un allarme sociale che va affrontato con tutti i mezzi possibili. Ribadiamo da parte nostra che abbiamo intenzione di azzerare l’Imu seconda casa a chi sceglie di destinare l’abitazione ad affitti a medio-lungo termine».

Il sindaco nei prossimi giorni incontrerà i rappresentanti degli host e conclude: «Di fronte alla inerzia di Parlamento e Governo non ci restano che gli strumenti a disposizione dei sindaci, a cominciare da quelli urbanistici. E che di di nuovo che il governo faccia una legge efficace sul tema, ormai diventato una vera emergenza».