Lutto

Amalfi, il cordoglio del giornalista Sigismondo Nastri per la scomparsa del Prof. Giuseppe Liuccio

18 luglio 2023 | 17:50
Share0
Amalfi, il cordoglio del giornalista Sigismondo Nastri per la scomparsa del Prof. Giuseppe Liuccio

La triste notizia della scomparsa del Prof. Giuseppe Liuccio ha gettato un velo di tristezza in tutti coloro che hanno avuto l’onore di conoscerlo.
Tra i tanti messaggi di cordoglio riportiamo quello del giornalista Sigismondo Nastri, pubblicato sul suo profilo Facebook: «Leggo con angoscia la notizia della morte di Giuseppe Liuccio. Dipendesse da me, metterei subito a mezz’asta tutti i gonfaloni municipali, farei suonare a martello le campane di tutti i campanili nel Cilento e in Costiera.
Perché Liuccio ha avuto due amori. Uno, istintivo, derivato dal suo stesso DNA. Mi basta citare, per dimostrarlo, “Chesta è la terra mia”, una lirica appassionata, di forte carica emotiva, scritta in puro cilentano, dedicata a Trentinara, il luogo che gli aveva dato i natali: “Si viri nu paese abbandunato / co quatto case nzimma no sderrupo, / na vecchia ca è cchiù vecchia re le mmura, / cchiù ghianca re le pprete re la via, / Chesta è la terra mia! …”.
L’altro amore, la Costa d’Amalfi, dove ha vissuto molti anni, insegnando, formando generazioni di giovani, svolgendo intensa attività politica.
E’ stato amministratore comunale di Amalfi, presidente dell’Azienda di soggiorno e turismo della stessa città; poi, in tempi più recenti, amministratore di quella di Maiori. Ha collaborato alle iniziative del Gustaminori. L’idea, l’organizzazione e la valorizzazione del concorso di letteratura gastronomica legato a quella manifestazione portano il suo marchio di fabbrica (con la “complicità” del caro indimenticabile Ezio Falcone).
Era giornalista, poeta, scrittore di fine sensibilità. Saggista brillante, sempre propositivo.
Gli sono stato amico da quando approdò ad Amalfi come professore al liceo, ancora affettuosamente legato ai suoi ex allievi. Sapeva guardare a un orizzonte lontano, la sua visione dei problemi del territorio spaziava oltre il contingente.
Fu lui a portare ad Amalfi Salvatore Quasimodo, a indurlo a scrivere quello “Elogio”, appena ristampato, che è un testo di pura poesia, in prosa, dedicato alla Città erede della più antica repubblica marinara; e poi a chiamare Alfonso Gatto a presiedere un premio letterario. A far venire a Maiori Maria Luisa Spaziani e David M. Turoldo, nel settembre 1970, e poi Mario Luzi nel dicembre 2004.
Alla moglie, alla figlia e a tutti I familiari esprimo sentimenti di profondo accorato cordoglio».

Amalfi, il cordoglio del giornalista Sigismondo Nastri per la scomparsa del Prof. Giuseppe Liuccio