Atrani: ieri pomeriggio alle 16.00 issata croce sul Campanile della chiesa; il gesto anticipa la festa di Santa Maria Maddalena

9 luglio 2023 | 09:12
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Atrani: ieri pomeriggio alle 16.00 issata croce sul Campanile della chiesa; il gesto anticipa la festa di Santa Maria Maddalena

Ieri pomeriggio, alle 16.00 le campane del campanile della Collegiata di Santa Maria Maddalena hanno suonato a festa per quindici minuti, per annunciare agli atranesi che si stava issando la croce, primo simbolo ad anticipare la festa che si terrà il prossimo 22 luglio.

Atrani campanile Santa Maria Maddalena croceDettaglio croce Campanile Atrani

Ad Atrani, che con i suoi 0,1206 km² di superficie è il più piccolo comune d’Italia, la chiesa di S. Maria Maddalena, costruita dagli atranesi per ringraziare la santa che li aveva liberati dall’occupazione saracena è il un punto di riferimento importante per gli atranesi, che il 22 luglio di ogni anno celebrano la Santa con grandi festeggiamenti e la tradizionale processione della sua statua.

La Chiesa di Santa Maria Maddalena ad Atrani fu costruita nel 1274 in una posizione molto suggestiva, proprio di fronte al mare, sui resti di un’antica torre di guardia che fu inglobata nella zona del transetto. Il culto della Santa si era diffuso però già nel XII secolo, quando gli atranesi si scontrarono con un manipolo di marinai mercenari inviati da Manfredi il Normanno, il quale intendeva punirli per essersi schierati con il Papa nella lotta tra papato e impero. La chiesa fu infatti eretta proprio per omaggiare e ringraziare la Santa, che aveva liberato la città dall’occupazione straniera. Nel corso dei secoli subì molti rimaneggiamenti e divenne Collegiata nel 1706 per decisione di Papa Clemente XI.

La Collegiata ha una lunga storia di restauri e modifiche: già nel 1570, in condizioni precarie e degradata, fu restaurata con i fondi raccolti dagli atranesi stessi. In seguito, nel 1753, subì lavori di ampliamento ed assunse l’attuale struttura a tre navate: in quest’occasione sparirono del tutto gli ultimi resti dell’antico fortino. Infine, nel 1852, fu rimodernata dall’architetto Lorenzo Casalbore di Salerno. La facciata della Chiesa, con le sue linee morbide e gli stucchi a rilievo, è considerata l’unico esempio di Rococò sulla Costa d’Amalfi.