Caos in Penisola Sorrentina, i sindaci: sì al numero chiuso

Il sindaco di Sorrento, Massimo Coppola, esprime preoccupazione per il sovraffollamento turistico nella penisola sorrentina e lancia un appello ai turisti del “mordi e fuggi” affinché evitino di visitare la zona durante i mesi estivi. Descrive la situazione di code di traffico, file ai ristoranti e bar, spiagge sovraffollate e mare sporco nonostante le Bandiere Blu. Coppola afferma che questa situazione causa un mancato relax per i turisti e un soffocamento per i residenti.

Giuseppe Tito, sindaco di Meta e consigliere della Città metropolitana, critica l’inefficacia delle targhe alterne nel gestire il traffico e suggerisce la possibilità di limitare gli accessi alla penisola sorrentina durante l’alta stagione. Tito sottolinea che se ci sono problemi e rischi per l’ordine pubblico, le autorità hanno il diritto di intervenire per limitare gli accessi al territorio.

Antonino Coppola, sindaco di Sant’Agnello, propone anche lui l’idea di un numero chiuso degli accessi e la riduzione delle licenze per affittacamere e affitti brevi. Inoltre, critica il progetto della Regione di realizzare un ospedale unico nel centro della sua città e chiede una valutazione preliminare.

Franco Cuomo, presidente del circolo dei Verdi Ambiente e Società di Vico Equense, lamenta i continui ingorghi stradali nonostante le targhe alterne e riferisce di non aver mai incontrato alcun controllo per verificare il rispetto delle restrizioni di circolazione. Esprime preoccupazione per l’affollamento e propone miglioramenti nel sistema di trasporto pubblico, come la Circum (treno locale), e la riduzione dei prezzi del metrò del mare.

In generale, i rappresentanti politici della penisola sorrentina sono preoccupati per gli effetti negativi del sovraffollamento turistico sulla qualità della vita e l’equilibrio del territorio. Sottolineano la necessità di trovare soluzioni per gestire meglio il flusso turistico e preservare la vivibilità della zona.

Corriere del mezzogiorno

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