Caro professor Peppe Liuccio mi mancheranno le tue telefonate per i tuoi servizi su Positanonews
“Escursioni d’autore: Emozioni poetiche” Questa è la rubrica che mi chiedesti di aprire su Positanonews, dove tu cominciasti a cimentarti con il giornale online. Qui ci sono alcuni di quegli articoli, decine, se non centinaia, che ci mandavi in redazione
“Michele ti ho mandato un pezzo, è una riflessione su Amalfi, su Trentinara, sul Cilento, sulla Costiera amalfitana, sulla Dieta Mediterranea…”. La notizia della tua scomparsa mi è giunta all’improvviso “E’ morto il professor Giuseppe Liuccio”, ma già mi mancavi, per il tuo compleanno qualche settimana fa ti feci anche un articolo di auguri, chissà se lo hai letto, non ti ho mai dimenticato.
Una fonte inesauribile e, lo confesso, era difficile seguirti. Positanonews cresceva dalla Costiera amalfitana alla Penisola sorrentina e anche in altre zone della Campania. A volte ti facevi aiutare per inserire i tuoi pezzi, a volte dovevi aspettare, e giustamente chiedevi quando uscivano, ma erano sempre una fonte inesauribile di storie, notizie, emozioni.
Credo che tu saresti potuto essere un punto di riferimento per tutte le aree turistiche della provincia di Salerno. Mi piaceva molto discorrere con te, con la simpatia cilentana che ti distingueva, l’amore per la bellezza in tutte le sue forme, le poesie straordinarie, la passione per la storia e l’arte della Costa d’ Amalfi.
Ma una cosa che avevi di straordinario era la gioia di vivere, alla francese, di gustarsi la vita in tutte le sue manifestazioni e l’apprezzarla sempre , come pure apprezzavi le pubblicazioni, con la semplicità di un bambino. I tuoi tanti scritti e consigli rimarranno su Positanonews , sono sempre attuali e sono una ricchezza di cui ti sono grato , che la terra ti sia lieve Prof.
Mi è capitato questo scritto , fra i tantissimi tuoi su Positanonews
Amalfi me la porto nel cuore, anche se ne vivo lontano. Ci ritorno, a più riprese nel corso dell’anno, per un pellegrinaggio d’amore e di cultura. Ed è sempre un terremoto di emozioni alla svolta del Luna di fronte allo spettacolo unico ed irripetibile del grappolo di case di Vagliendola, che si arrampicano ardite nella gloria del sole alla scalata di Pogerola con il campanile di San Biagio a sospiro di cielo. Giù la rada paciosa a festa di imbarcazioni e con sullo sfondo le colline dei limoneti a fuga di orizzonte da Pastena a Lone, a Capo di Conca e fino alle Sirene ammarate a Li Galli..