Carta per la spesa “Dedicata a te”: parte la distribuzione nel mese di luglio
È partita la distribuzione della nuova social card “Dedicata a te”. Nella tessera postepay che si ritira negli uffici postali sono caricati 382,50 euro in una volta sola. La carta deve essere attivata entro il 15 settembre altrimenti scade e l’importo non può più essere speso.
Ma cosa si può comprare con la carta? Lo strumento della Carta acquisti è stato istituito per le famiglie più in difficoltà. E serve per comprare beni alimentari di prima necessità.
I beneficiari della misura, che non devono presentare domanda, sono individuati tra i cittadini appartenenti ai nuclei familiari (composti da almeno tre persone), residenti nel territorio italiano, in possesso dei seguenti requisiti alla data di pubblicazione del decreto:
● iscrizione nell’Anagrafe della Popolazione Residente (Anagrafe comunale);
● titolarità di una certificazione ISEE ordinario, in corso di validità, con indicatore non superiore ai 15.000 euro.
Le carte saranno operative a partire dal mese di luglio 2023: per attivarle è necessario effettuare un primo pagamento con la carta assegnata entro il 15 settembre 2023. La carta può essere ritirata presso tutti gli Uffici Postali.
La carta potrà essere utilizzata presso tutti gli esercizi commerciali che vendono generi alimentari.
Con apposite convenzioni, il Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste (MASAF) ha provveduto a stipulare accordi con tutti gli esercizi aderenti, appartenenti alla Grande Distribuzione Organizzata e non solo, per l’applicazione di un ulteriore sconto del 15% in favore dei possessori delle carte.
Il contributo non è attribuito ai nuclei familiari che alla data di entrata in vigore del presente decreto includano titolari di: Reddito di cittadinanza; Reddito di inclusione (qualsiasi altra misura di inclusione sociale o sostegno alla povertà).
Inoltre, il contributo non è erogabile ai nuclei familiari nei quali almeno un componente sia percettore di: Nuova assicurazione sociale per l’impiego (NASPI e indennità sociale di disoccupazione per i collaboratori DIS-COLL); Indennità di mobilità; Fondi di solidarietà per l’integrazione del reddito; Cassa integrazione guadagni (CIG); Qualsiasi altra forma di integrazione salariale per disoccupazione involontaria erogata dallo Stato.