Castellammare di Stabia: Antiche Terme, l’ex sindaco Vozza scrive alla commissione straordinaria
<Castellammare – si legge nel testo della lettera postata sul suo blog “Scaffale di Stabia” – per riprendere il suo ruolo nel settore del Termalismo italiano, dovrà contare, di nuovo e solo, sullo stabilimento del Centro Antico. In questi anni è stato consumato un disastro ai danni del complesso delle N. Terme e delle stesse A. Terme, ristrutturate e mai aperte.
La soluzione progettuale che adotteremo, sicuramente a voi non sfugge, assumerà un peso e una rilevanza enorme sulla vita della città per un lungo periodo, ben oltre a quello di permanenza della Commissione Straordinaria. Per queste motivazioni non possiamo perdere le risorse, o non indirizzarle per realizzare interventi che non abbiano l’ambizione di rilanciare con forza il nostro settore termale. Quello di adesso, quindi, non è un passaggio semplice, non si tratta di riparare i danni prodotti dalle vandalizzazioni e dalle ruberie, e da altro; ma di mettere in campo una strategia che tenga insieme il tema del nuovo modello di termalismo e quello del modello di gestione , pubblico o privato che sia . Le Antiche Terme, infatti, non potranno più essere affidate, come avveniva prima, alla Società Nuove Terme; perché non esiste più. Sappiamo, altrettanto bene, che se ristrutturassimo le Terme, senza risolvere l’aspetto della gestione, dopo pochi mesi ritornerebbero a essere sfasciate.
E’ sicuramente stato utile aver prodotto gli atti per avviare l’affidamento della progettazione, aver affrontato il tema sentito dell’imbottigliamento; sarebbe stato opportuno, che anche l’atto d’indirizzo predisposto nei mesi scorsi, fosse stato elaborato ascoltando di più la città, dopo aver coinvolto operatori del settore anche di rilievo nazionale. E’ necessario farlo, comunque, ora. Non possiamo permetterci, al punto in cui siamo, di sbagliare.
Ho avuto modo nei mesi scorsi, di sottoporre alla vostra attenzione il lavoro fatto per le A. Terme e le ipotesi messe in campo per completare, con un secondo lotto, l’offerta di servizi termali. In quell’occasione ho avuto la possibilità di chiarire che non si trattava d’ipotesi campate in aria, ma di proposte che erano state valutate meritevoli di essere finanziate>.
L’ex sindaco di Castellammare di Stabia è convinto che l’evoluzione negativa di questo settore, vitale per Castellammare, richieda uno sforzo d’innovazione ulteriore. La capacità di sapere coordinare e far dialogare interventi e progetti essenziali per dare coerenza a iniziative che si muovono a sostegno dello sviluppo nel settore termale.
<La scomparsa delle Nuove Terme, sia chiaro, rimane una vicenda grave – aggiunge poi nella lettera Salvatore Vozza affrontando anche il tema del complesso del Solaro – La scelta di realizzare il Nuovo Ospedale non potrà attenuare questo dato. La soluzione utile proposta dalla Regione, per la quale sono destinate risorse ingenti, punta a migliorare la qualità della sanità nel nostro territorio ,e aiuta a evitare danni maggiori a un patrimonio che rischiava di cadere in mani sbagliate . Dal lavoro positivo che voi state svolgendo, insieme agli altri soggetti coinvolti, su come evitare che i beni finiscano all’asta, potrebbe emergere che una parte importante delle Nuove Terme – Parco e Centro Congressi- sia trasferita in proprietà al Comune” Antiche Terme e ristrutturazione della stazione sono argomenti che non possono essere scissi tra loro>.
Per l’ex sindaco saranno fondamentali le sinergia che si riusciranno ad instaurare tra i vari enti, in particolare quelle tra il comune, l’EAV e regione Campania.
<La disponibilità di Eav – conclude Salvatore Vozza – dopo anni di ritardi e i problemi che ancora adesso sta causando- a fare la sua parte per realizzare il progetto della nuova stazione delle Antiche Terme, va verificata per attuare un piano coerente e interventi utili . Riorganizzare le A. Terme e lasciare la stazione nelle condizioni in cui versa adesso, apparirebbe davvero una beffa che la città non merita. La realizzazione del nuovo Ospedale, potrebbe rappresentare anche un incentivo per costruire un’integrazione con le attività termali, ci consentirebbe di unire due parti della città, di non cancellare del tutto le Terme del Solaro e di progettare le Nuove-Antiche Terme, con spazi e attività che rispondano alle esigenze nuove che si sono affermate in questo settore. Serve a questo scopo, per sviluppare e qualificare l’offerta turistica, che si realizzi un “Polo d’attrazione”, legato anche all’idea del benessere, del green, della beauty farm. La posizione cerniera di Castellammare diventa strategica e può contribuire, oltre che con i due Porti, con il Faito, con i beni culturali, anche con il termalismo, a qualificare l’offerta turistica del nostro territorio. I rapporti con la Regione, come dimostra l’intervento predisposto per l’Ospedale, e con il Governo, che con il Cis ha finanziato la possibile apertura di questa nuova fase, diventano indispensabili per definire, anche attraverso ulteriori “Intese”, nuovi e possibili passi che ridiano al termalismo di Castellammare il ruolo che le spetta>