Castellammare di Stabia: commissario Cannizzaro, “il sottopasso di via Cosenza non si può fare senza il consenso della città”.
Lo fece capire appena arrivò al comune. “Siamo qui, io e il resto della commissione, per recidere gli interessi della criminalità organizzata entrata nella vita amministrativa, ma non solo. Castellammare di Stabia va governata, non ci limiteremo all’ordinario”. Stiamo parlando del prefetto Raffaele Cannizzaro, componente della commissione straordinaria e attuale reggente di palazzo Farnese insediatosi in comune dopo lo scioglimento del consiglio comunale e della giunta Cimmino per infiltrazioni camorristiche avvenuto a febbraio del 2022. A tale proposito ricordiamo che il Consiglio dei ministri, su richiesta della prefettura, ha prolungato la sua esperienza con una proroga del suo mandato di altri sei mesi. E quindi sul tema caldo e tanto dibattuto a Castellammare di Stabia che riguarda il progetto del sottopasso di via Cosenza è purtroppo chiamato ad assumere una posizione e a fare una difficile scelta. Infatti, il prefetto Raffaele Cannizzaro è chiamato ad esprimere un parere decisivo su un progetto che Eav, la società che gestisce il trasporto ferroviario della Circumvesuviana, ritiene indispensabile. Cioè il progetto del sottopasso di via Cosenza che però a Castellammare di Stabia nessuno vuole. Tant’è che protestano i commercianti, le forze politiche, i dirigenti scolastici e finanche le comunità religiose. Sono tutti contro la realizzazione del tunnel nel pieno centro della città. Perchè ritengono sia un’opera inutile, che rischia di spaccare la città in due per molti anni solo per eliminare un passaggio a livello. In questi giorni il prefetto Raffaele Cannizzaro, commissario straordinario del comune di Castellammare di Stabia è stato intervistato dal giornale “La Repubblica” che, in merito alla realizzazione dell’opera ha dichiarato che le difficoltà si superano “Con il confronto e la condivisione di tutta la città. La costruzione del sottopassaggio di via Cosenza per eliminare il passaggio a livello Circum è un progetto di grande impatto, che incide profondamente sulla città dal punto di vista urbanistico. Per coglierne l’importanza, bisogna tenere presente che quella strada attraversa un quartiere di migliaia di abitanti, collega Castellammare con i vicini paesi dell’agro nocerino ed è quindi attraversata ogni giorno da un flusso continuo di automobili, bus, camion, Tir e veicoli di ogni genere”. Lo stesso Cannizzaro poi ha cercato di approfondire l’argomento dimostrando di essersi fatto un idea del momento difficile che vive Castellammare evidenziando che si tratta di “…..un progetto vecchio . Ci sono stati errori nel passato. Ancora non riesco a capire come sia stato possibile investire un’ingente quantità di risorse pubbliche cominciando un traforo per poi in un secondo momento portare sul tavolo il progetto del sottopasso, che ne costituisce parte. Adesso il tunnel nella collina di Varano per il raddoppio dei binari è cominciato e si pone il problema”.
Ora però la patata bollente e nelle sue mani e quindi il comune dovrà decidere se dare o meno l’assenso. Prima però ha detto che chiederà “…….a Eav di presentare ufficialmente il progetto al Comune. Io personalmente non lo conosco e ho scelto di vederlo quando sarà possibile farlo a tutti gli stabiesi. Una volta depositato potranno consultarlo associazioni, singoli e organizzazioni di categoria. Chi vuole potrà presentare osservazioni”. Nel frattempo però il lavori vanno avanti e si rischia di non poter più far nulla per modificare o annullare l’opera. “Io non ho fretta – puntualizza in merito il commissario – e il confronto con i cittadini è indispensabile. Sarà una nostra metodologia permanente, perché la bussola che deve guidarci è sempre l’interesse della cittadinanza. Si tratta di una strada di passaggio per i pedoni e su di essa insistono numerose attività commerciali. Qualsiasi accelerazione o forzatura risulterà dannosa”.
Poi il giornalista di Repubblica gli ha chiesto come si spiega tante contestazioni? E lui dimostra sul tema di avere le idee chiare aggiungendo che: “Servono risposte chiare, in una sede pubblica, sui tempi e sui modi della costruzione del sottopasso. Va proposta ogni ragionevole soluzione tecnica alle perplessità e alle critiche degli abitanti, in un confronto in più fasi che non sia guidato dalla fretta delle decisioni. In particolare è importante chiarire: quanto dureranno i lavori, con tempi certi e inderogabili; se ci saranno penalità per le imprese in caso di ritardi; quale sarà la viabilità alternativa durante l’esecuzione dell’opera; quali disagi dovranno patire gli abitanti e come potranno essere attenuati; in quale modo sarà effettuato l’attraversamento pedonale una volta completato il sottopasso. Senza le necessarie risposte, non si capirà quali danni subiranno i commercianti, quali ristori riceveranno una volta completata l’opera e se potranno poi continuare la loro attività come prima. Interrogativi di non poco conto”.
In chiusura sulla dell’intervista di Repubblica il commissario straordinario del comune di Castellammare di Stabia alla domanda sui tempi che l’Eav dovrà aspettare per avere una risposta ha concluso dicendo che “I legittimi interessi aziendali di Eav, finalizzati al potenziamento del trasporto pubblico e all’innalzamento degli standard di sicurezza seconde le direttive nazionali ed europee, vanno contemperati con le esigenze della cittadinanza secondo una modalità di reciproco ascolto”.